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http://www.alternativenews.org/ La
testimonianza: io, soldato IDF ad Hebron
Oppure si divertiva con i compagni a picchiare i fermati: "Una volta abbiamo arrestato un uomo, Fatrinaja, responsabile di aver ucciso alcuni coloni. Lo abbiamo preso a pugni e a calci. Io mi dicevo: è giusto punirlo, ha ammazzato la tua gente. Ma in realtà lo facevamo con tutti. Picchiavamo a sangue e tenevamo chiusi per giorni bambini colpevoli di aver tirato un sasso. A volte arrestavamo persone senza neppure sapere il perché, solo per indebolire la resistenza dei villaggi". Il clima di violenza e machismo che si respira a vent'anni nell'esercito ha condotto molti ex soldati a togliersi la vita: il suicidio è la prima causa di morte tra ex militari dell'Idf, uccide più del conflitto israelo-palestinese. Per Avihai l'angoscia è la stessa. L'orrore delle urla degli uomini palestinesi che picchia nelle caserme e il dolore delle donne a cui devasta la casa gli entrano dentro. Non riesce più a ricacciarli indietro. Finché tre anni fa trova uno strumento di liberazione e espiazione: Breaking The Silence. L'associazione, creata nel 2004 da ex soldati israeliani, è oggi una delle organizzazioni per i diritti umani più nota nel Paese. Negli anni ha raccolto le testimonianze di oltre 700 giovani combattenti, reclutati poco più che ventenni e lanciati in prima linea. Il bagaglio di violenza che hanno visto e che hanno commesso ha finito per fargli aprire gli occhi sull'occupazione della Cisgiordania e l'assedio di Gaza. E hanno cambiato il loro obiettivo: raccontare all'opinione pubblica israeliana le violenze quotidiane dei coloni e dell'esercito contro il popolo palestinese. "Il nostro primo obiettivo - racconta Avihai all'Alternative Information Center - è stato quello di portare Hebron a Tel Aviv, di far conoscere al cuore del nostro Paese che cos'è la Cisgiordania. Ora l'obiettivo è portare Tel Aviv a Hebron". Come? Attraverso visite guidate dagli stessi ex soldati. I tour del Sud della Cisgiordania sono rivolti soprattutto a scuole, gruppi di giovani e studenti prossimi ad entrare nell'esercito: "Prima di indossare la divisa non avevo lontanamente idea di cosa ci fosse al di là del confine con la Palestina - continua Avihai -. Per questo so che molti dei miei concittadini si formano idee e opinioni sull'ignoranza. Li portiamo a South Hebron Hills per mostrargli l'apartheid che abbiamo creato, la sofferenza di cui siamo responsabili". |