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Novembre
2007
Oggetto:
un albero ad Anna Politkovskaja nel Giardino dei Giusti
Premesso
che:
Anna Politkovskaja era una coraggiosa giornalista russa che è stata
uccisa nell'ascensore della sua casa di Mosca il 7 ottobre 2006.
Era conosciuta in Russia come nel resto del mondo per il suo modo di affrontare
le vicende che seguiva, con rigore professionale ma anche con grande passione.
Era stata inviata (dal suo giornale indipendente, la Novaja Gazeta) decine
di volte in quella terra sfortunata che è il Caucaso e soprattutto
in Cecenia, dove aveva denunciato i crimini commessi dall'esercito russo.
Non ha mai giustificato il terrorismo ceceno e ha sempre invitato le due
parti a dialogare, unico percorso possibile per una soluzione pacifica
del conflitto.
La fiducia nel dialogo Anna l'aveva anche esercitata in prima persona
facendo da mediatrice durante il sequestro degli spettatori del teatro
Dubrovka di Mosca, conclusosi poi - suo malgrado - con la morte di 200
tra terroristi e civili.
Indomita, aveva organizzato un convoglio per far fuggire da Grozny bombardata
89 anziani abbandonati in un ospizio e aveva martellato con articoli e
inchieste fino a ottenere la condanna, da parte di un tribunale russo,
di Yuri Budanov, colpevole di aver rapito, violentato e ucciso una ragazza
cecena di appena 18 anni. Il colonnello è stato successivamente
amnistiato.
Anna Politkovskaja non era amata a Mosca perché non aveva voluto
schierarsi con il Potere e non aveva accettato di nascondere le barbarie.
All'estero invece era molto apprezzata, tanto da aver vinto il Global
Award for Human Rights Journalism di Amnesty International (2001), il
Freedom to Write Award del PEN (2002), il Courage in Journalism Award
(2002), il Premio Olof Palme (2004), il Premio per la Libertà e
il futuro dei media del Media City Leipzig (2005) e l' International Journalism
Award (2006).
Come ha scritto André Glucksmann: "Sensibile al dolore degli
oppressi, incorruttibile, glaciale di fronte alle nostre compromissioni,
Anna è stata, ed è ancora, un modello di riferimento. Ben
oltre i riconoscimenti, i quattrini, la carriera: la sua era sete di verità,
e fuoco indomabile."
Tutto
ciò premesso i sottoscritti Consiglieri della Zona 8 di Milano
chiedono
al Sindaco di Milano che a questa donna straordinaria venga dedicato un
albero nel Giardino dei Giusti sul Monte Stella di Milano, un luogo nato
per ricordare le figure morali che hanno avuto il coraggio di battersi
per la difesa della dignità umana di fronte ai crimini contro l'Umanità.
La figura esemplare di Anna non deve essere dimenticata perché
mostra la possibilità dei singoli individui di opporre al Male
l'argine invalicabile della propria coscienza. La sua storia, pur tragica,
ci dà la forza di credere ancora nella capacità degli uomini
(forse voleva dire "esseri umani"... n.d.r.) di ribellarsi
alla barbarie.
Un albero in suo onore può diventare così un esempio per
le nuove generazioni ed educare alla responsabilità contro l'indifferenza.
I Consiglieri:
Valter Molinaro
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