Aprile
2011
Ampio
omaggio alla poetessa Piera Oppezzo pubblicato sul sito creato da Maurizio Spatola
http://www.archiviomauriziospatola.com/
Piera
Oppezzo, la necessità di scrivere
Ho incontrato Piera
Oppezzo una sola volta, nellestate del 1976 a Torino, per parlare della
pubblicazione nelle Edizioni Geiger della sua raccolta di poesie, 1967 /
sì a una reale interruzione.
Rimasi affascinato, oltre che
dalla sua bellezza, dalla intensità e dalla ferma convinzione delle sue
parole, mentre mi spiegava lorigine sofferta di quei versi e le ragioni
che lavevano spinta a scegliere
la nostra piccola Casa editrice per la loro pubblicazione. Se ben ricordo, linput
le era stato fornito da Giulia Niccolai, che Piera ogni tanto incontrava a Milano,
dove da diversi anni si era trasferita dalla natìa Torino.
Il libro
uscì a dicembre, nel piccolo formato della collana di poesia,
con il numero di serie 40, e lei mi telefonò per ringraziarmi e concordare
il servizio stampa, ad evitare linvio di due copie agli stessi critici.
Negli anni successivi ho avuto notizie frammentarie delle sue molte iniziative,
da sola o con altre scrittrici, improntate a un femminismo non di maniera ma argomentato
e, soprattutto, vissuto sovente in volontaria solitudine. Nel 1978 mi mandò
una copia, con breve dedica, del suo
Minuto per minuto, pubblicato
da La tartaruga: una prosa scarna, asciutta, una sorta di autoanalisi solcata,
più che da domande senza risposta da risposte senza domanda. Lanno
successivo lessi una sua poesia e una sua breve prosa su numero zero,
la rivista letteraria tutta al femminile, pubblicata a Milano da La Tartaruga
della cui redazione faceva parte insieme con Cristiana Fischer, Milli
Graffi,
Giulia Niccolai e Graziana Pasqui. La notizia della sua scomparsa mi è
giunta di sorpresa, anche se in ritardo, quasi fossero passati pochi mesi da quel
nostro incontro a Torino, lasciandomi il rimpianto di non aver più colto
loccasione per rivederla e ascoltare ancora il tono pacato ma deciso della
sua voce.
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