Libreria delle donne di Milano
copertina  

Elizabet Barrett Browning
Aurora Leigh
romanzo in versi

Riportato alla luce dalle femministe inglesi, dopo decenni di assoluto oblio, quale manifesto dei l'autodeterminazione della donna a scegliere il proprio destino, Aurora Leigh è anche questo, ma è molto di più. Scritto da Elizabeth Barrett Browning quando la poetessa aveva raggiunto la completa maturità artistica, e dopo un'elaborazione durata una decina di anni, il lungo romanzo in versi è una storia d'amore e d'incomprensione, di rinunce e di equivoci che alla fine si chiariranno; ma è anche la somma delle riflessioni di un'autrice colta e preparata, sul valore dell'arte e della poesia, sulla condizione umana, sui costumi della sua età. Superati i timori vittoriani, la Barrett Browning vorrà fotografare il proprio tempo così com'è, coi suoi terribili contrasti, i primi fallimentari tentativi di riformare il mondo materialista della prima rivoluzione industriale. Con una scrittura appassionata e una trama coinvolgente, che rischia di farci dimenticare di essere di fronte a un'opera di poesia anziché a un semplice romanzo d'avventure come qualcuno ha detto, l'autrice vuole attingere dalla realtà tutto il suo bene e tutto il suo male, dimenticando le finzioni spesso preferite dai poeti che l'avevano preceduta, e dalla sua stessa prima maniera. Segnata per lunghi anni dalla malattia ma già all'apice dei successo, il matrimonio segreto con Robert Browning e la conseguente fuga in Italia, terra d'elezione, metteranno in evidenza l'autentico carattere di E.B.B.. come amava firmarsi, la sua natura determinata e la sua mente lucida capace di compassione e di ironia, innamorata della libertà e dela giustizia.

 

Elizabeth Barrett Browning (Coxoe Hall, Durham, 1806-Firenze, 1861), poetessa inglese, sposò segretamente Robert Browning nel 1847. Tra le sue opere più importanti: Poems (1850); Casa Guidi Windows (1851) e Poems before the Congress (1860).

Bruna Dell'Agnese, poetessa e traduttrice, ha al suo attivo alcune raccolte di versi, la prima delle quali è Stanza Occidentale, dei 1985, presentata da Attilio Bertolucci, cui fanno seguito Vuoto in giardino, Bassa marea, Correndo l'anno, Nel fruscio del quotidiano. Ha curato e tradotto 1 sonetti dal portoghese di Elizabeth Barrett Browning (1991), con cui ha vinto il Premio Monselice per la traduzione (sez. Leone Traverso), Cime tempestose di Emily Bronté (1994). Con Anna Weisz Rado: Poesie di Miklós Radnóti (1999).

Prezzo: €14