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Elena Ferrante
la
frantumaglia
e/o, 2004
€ 14,50 - pp. 183
Dal sito
delle edizioni e/o
Questo libro
ci porta nel laboratorio di Elena Ferrante, ci permette di lanciare uno
sguardo dentro i cassetti da cui sono usciti i suoi due romanzi, L'amore
molesto e I giorni dell'abbandono, offre un esempio di passione
assoluta per la scrittura.
La
scrittrice risponde a non poche delle domande che le hanno fatto i suoi
lettori negli ultimi dieci anni. Dice, per esempio, perché chi
scrive un libro farebbe bene a tenersi in disparte e lasciare che il testo
faccia il suo corso. Dice i pensieri e le ansie di quando un romanzo diventa
film. Dice com'è complicato trovare risposte in pillole alle domande
di un'intervista. Dice delle gioie, delle fatiche, delle angosce di chi
narra una storia e poi la scopre insufficiente. Dice dei suoi rapporti
con la
psicoanalisi, con le città in cui è vissuta, con l'infanzia
come magazzino di mille suggestioni e fantasie, con il femminismo.
Le
pagine sono densissime. Ci sono le memorie della città natale,
Napoli. Ci sono brani narrativi brevi e lunghi che non hanno trovato posto
nei romanzi.
C'è un modo sorprendente di interrogare la memoria, i libri amati,
la vita di tutti i giorni. C'è soprattutto - al centro - lo scrivere,
l'affollarsi intono alla pagina di esperienze e letture. "La frantumaglia"
è nato in buona parte da alcuni dei materiali che negli anni Elena
Ferrante ha inviato alla sua casa editrice: lettere, scritti, risposte
a domande di lettori e intervistatori. Il risultato è l'autoritratto
narrativamente vivacissimo di una scrittrice al lavoro.
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Elena Ferrante
è nata a Napoli, città che però ha abbandonato presto
per vivere a lungo all'estero. Dal primo romanzo L'amore molesto (edizioni
e/o) , è stato tratto l'omonimo film di Mario Martone.
Sempre per le edizioni e/o è uscito il suo secondo romanzo I
giorni dell'abbandono.
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