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Il libro delle
opere divine
Testo latino a fronte
Ildegarda di Bingen
Meridiani Mondadori, 2003
€ 49,00 - CLXIX-1318 p.
Commento di Marirì Martinengo
Il Libro delle
Opere Divine, scritto da Ildegarda di Bingen tra il
1163 e il 1174, è certamente l'opera sua di maggior
respiro, come afferma lei stessa nella propria
autobiografia. Il libro consta di dieci visioni descritte e
illustrate da magnifiche miniature. Ildegarda vi raccolse
le sue conoscenze scientifiche, il suo sapere sulla
struttura dell'universo, sulla natura umana, animale e
vegetale, tutte inserite armonicamente nel quadro delle
proprie convinzioni teologiche. Centro delle sue concezioni
è il rapporto olistico tra l'universo, la terra e
l'essere umano cioè tra macrocosmo e microcosmo. Il
Libro delle Opere Divine è una splendida summa che
raccoglie e sistematizza tutto il sapere medievale riguardo
alla natura nel quadro di una visione cristiana, che
dà senso e ordine al tutto. Vi si riflette la
stretta relazione fra Dio e la sua creazione multiforme.
Questa concezione ildegardiana, che lega la terra e il
cielo in un abbraccio fecondo e vitale, ha conosciuto
attualmente grande popolarità soprattutto tra i
giovani della new age. Una copia del Liber Divinorum
Operum, scritto e miniato quasi sicuramente sotto la
direzione dell'autrice, nello scriptorium del Rupertsberg,
è conservata nella Biblioteca Statale di Lucca. La
recentissima e raffinata edizione di Mondadori, curata da
Michela Pereira e Marta Cristiani offre il testo latino con
la traduzione a fronte, le riproduzioni delle miniature
delle visioni e un ricco corredo di note.
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