Libreria delle donne di Milano

Carla Lonzi
Autoritratto

et al./EDIZIONI, 2010
€ 27,00 - pp. 336

Una delle più acute critiche d’arte degli anni sessanta, prima di lasciare la professione per dedicarsi al femminismo, scrive questo libro straordinario in cui chiama a colloquio, in un seducente 'convivio', gli artisti che furono indiscutibili protagonisti di una stagione altissima dell’arte italiana.

Il titolo sottolinea il ruolo attivo degli artisti nel parlare in prima persona di sé, dell’arte e del proprio stare nell’arte e nel mondo. E il corredo iconografico del volume conferma questo senso di un’immersione nel vissuto dell’arte contemporanea, affiancando alle riproduzioni delle opere anche, e soprattutto, immagini private, foto di viaggio e di famiglia.

'Questo libro è nato dalla raccolta e dal montaggio di discorsi fatti con alcuni artisti. Ma i discorsi non sono nati come materiale di un libro: essi rispondono meno al bisogno di capire che al bisogno di intrattenersi con qualcuno in modo largamente comunicativo e umanamente soddisfacente. L’opera d’arte è stata da me sentita, a un certo punto, come una possibilità d’incontro, come un invito a partecipare rivolto dagli artisti direttamente a ciascuno di noi.' C.L.

Finalmente torna uno dei testi fondamentali della critica dell’arte contemporanea, introvabile ormai da decenni, ma rimasto sempre oggetto di studio per studenti ed esperti d’arte.

 

Carla Lonzi nata il 6 marzo 1931 a Firenze. Laureata in storia dell'arte con Roberto Longhi. E' stata critica d'arte " nel senso della scoperta, della selezione e del rapporto personale ". Nel '63 prende posizione contro Argan con lo scritto La solitudine del critico in cui dando per inesistente la categoria operativa " nella quale insediarsi e conseguentemente agire " dichiara il mestiere di critico " tutto da inventare ". Nel '69 pubblica Autoritratto, De Donato Editore, registrazioni avvenute durante alcuni anni con quattordici artisti che rappresentano le sue scelte nell'esperienza diretta dell'avanguardia anni '60. Il dialogo che ne deriva dà una dimensione degli artisti privata e " innocente ", come dice Carla Lonzi, " secondo un bisogno di salvezza loro, e propria sentita dall'autrice ". Nel 1970 lascia la professione per dedicarsi al femminismo, al gruppo di Rivolta Femminile e alla casa editrice a esso, collegata. Esordisce con Sputiamo su Hegel e l'anno successivo con La donna clitoridea e la donna vaginale che sono due momenti di contestazione della cultura. Nel '78 pubblica Taci, anzi parla. Diario di una femminista, un vero " trattato di pensiero non ideologico ". Nel 1980 esce Vai pure, dialogo con Pietro Consagra che è il chiarimento di una relazione affettiva nel momento in cui il rapporto uomo-donna diventa un rapporto inconciliabile tra due coscienze. L'edizione integrale dei suoi testi dal 1970 al 1972 col titolo Sputiamo su Hegel, La donna ditoridea e la donna vagínale e altri scritti è tradotta in Argentina e in Germania nel 1975 e in Spagna nel 1981. Carla Lonzi muore a Milano il 2 agosto 1982.