Libreria delle donne di Milano
copertina

Luisa Muraro
Il dio delle donne
Mondadori
€ 15

"C'era una volta una creatura mendicante che cercava Dio", comincia la breve autobiografia di Margherita Porete nello Specchio delle anime semplici, e continua: lo cercò nelle cose create, senza trovarlo, finché non ebbe l'idea di cercarlo nell'intimità della mente, e "fu così che scrisse questo libro: voleva che il suo prossimo trovasse Dio in lei, attraverso le sue parole".
Siamo verso la fine del Medioevo, in un tempo di passaggio, all'alba dell'Europa moderna. Fu allora che prese awio un pensiero che arriva fino ai nostri giorni per vie solo in parte conosciute, pensiero di donne che avevano (e hanno) con Dio un rapporto di straordinaria confidenza e di suprema libertà.. Si chiama mistica femminile ma meglio sarebbe chiamarla teologia in lingua materna. Questo nome ci restituisce la novità di una scrittura in cui l'esperienza si fa pensiero e scienza mediante la lingua che impariamo a parlare per prima, nell'ascolto della voce materna, e Dio si dice nella prossimità con il nostro essere corpo, nella fragilità degli inizi.
L'impresa di quelle audaci pensatrici venne presto isolata nell'eccezionalità. Eppure, come fa vedere Il Dio delle donne, nel loro linguaggio potevano essere formulate le risposte alle domande più comuni e gravi della condizione umana. Lo fa vedere portando la teologia in lingua materna tra le macerie della modernità e i rumori della postmodernità. L'effetto è sorprendente, ma sensato, paragonabile al silenzio che accompagna i cambiamenti profondi.

Luisa Muraro

Un giorno si aprì la porta di una vacanza senza fine. Capitò quando, leggendo il libro di Margherita Porete Lo specchio delle anime semplici e altri testi di quella che chiamano mistica femminile, cominciai a udire le parole di una conversazione, non semplicemente nuova ma inaudita, tra due che, per brevità, chiameremo una donna e Dio. Una donna c'era di sicuro, Dio non so, ma di sicuro lei non era sola, c'era un altro o un'altra la cui voce non arrivava fino a me ma che sentivo lo stesso perché faceva un'interruzione nelle parole di lei, o meglio una cavità che trasformava la lettura, la rendeva simile al gesto di chi beve lentamente da una tazza.

RASSEGNA STAMPA
...o di Dio... di Pia Brancadori (portico di donne, 11-2003)

Il Dio delle donne: le mistiche del medioevo di Domenico Pezzini (Il Cittadino, 21 giugno 2003)

Luisa Muraro su Il dio delle donne in un articolo di Paola Spiringhetti (Avvenire, 12 marzo 2003)

Intervista a Luisa Muraro su Il dio delle donne di Anna Cirillo (La Repubblica, 22 maggio 2003)

Nel mistero di un incontro di Erminia Macola (Il Manifesto, 30 maggio 2003)

Il nuovo inizio di Dio. Luisa Muraro e la teologia in lingua materna di Giampaolo Rossi (Il secolo d'Italia, 1 luglio 2003)