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Anna
Politkovskaja Da qualche tempo lOccidente
cerca di tranquillizzarsi sulla Russia presentando Vladimir Putin come
un bravo ragazzo volenteroso. Ma ora questo libro di Anna Politkovskaja,
giornalista moscovita nota per i suoi coraggiosi reportage sulle violazioni
dei diritti umani in Russia, ci svela, in pagine ben documentate e drammatiche,
tale autoinganno. Ed è un libro destinato a restare memorabile
per la maestria e laudacia con cui lautrice racconta le storie
(pubbliche e private) della Russia di oggi, soffocata da un regime che,
dietro la facciata di una democrazia in fieri, si rivela ancora avvelenato
di sovietismo. |
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Anna Politkovskaja proviene dallalta
società sovietica ed è nata a New York nel 1958, da genitori
che erano diplomatici sovietici allOnu. Rientrata in patria per
studiare, dopo la scuola entrò alla facoltà di Giornalismo
delluniversità statale di Mosca, una delle più prestigiose
dellUrss. Dopo la laurea, lavorò per il quotidiano Izvestija,
poi per il giornale della linea aerea Aeroflot e con larrivo della
perestrojka, passò alla stampa indipendente, che in quegli anni
cominciava a emergere e ad affermarsi: prima la Obshaja Gazeta, poi la
Novaja Gazeta. Con lo scoppio delle guerre intestine russe, divenne una
delle croniste più tenaci del conflitto ceceno ed una delle poche
voci critiche rispetto alla politica di Putin ed è nota per i suoi
coraggiosi reportage sulle violazioni dei diritti civili e umani in Russia. |
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