Libreria delle donne di Milano
copertina

Graziella Bernabò
Per troppa vita che ho nel sangue

Viennepierre, Milano 2004
€ 20,00 - pp. 336

Ho imparato ad amare Antonia Pozzi grazie alla presentazione che, già nel 1999, Graziella Bernabò ne fece al Circolo della Rosa. Da allora Graziella, oltre all'analisi di documenti scritti, fotografie e luoghi, ha raccolto dalla viva voce di chi l'aveva conosciuta, in particolare delle sue amiche, testimonianze che le hanno permesso di tracciare il ritratto di una donna che ha tenuto fede alla propria originalità di sentire in una società che al massimo prevedeva per una donna l'emancipazione. Ecco allora dispiegarsi le contraddizioni tra l'ambiente borghese di provenienza e il mondo contadino della Valsassina e quello operaio della periferia milanese; tra le amicizie profonde con i Treves, socialisti ed ebrei, e la famiglia fascista; tra l'impegno intellettuale nel gruppo, nato in Statale attorno al filosofo Antonio Banfi, e il bisogno di esprimersi attraverso la poesia; tra il desiderio di autenticità anche nei rapporti amorosi e l'essere spinta in ruoli più tradizionali. Il libro, che tiene unite arte e vita e ad ogni capitolo apre prospettive nuove e avvincenti, è da leggere, come suggerisce Luisa Muraro, da "chi ama la storia, la poesia e "le" donne - e apprezza il rigore della ricerca". È infatti un'accurata biografia "che è insieme un'ottima introduzione all'opera della poetessa, raccontata nella trama dei suoi affetti e sullo sfondo della società colta milanese nella prima metà del sec. XX. Il finale della storia […] è doloroso, ma di lei, morta precocemente, abbiamo le poesie, che Graziella Bernabò cita e commenta con vera maestria di critica letteraria."
(Luciana Tavernini)

Graziella Bernabò
Dopo la laurea in Lettere, si è perfezionata in Letteratura italiana presso l'Istituto di Filologia Moderna dell'Università degli Studi di Milano. Insegnante di scuola media superiore, si occupa da tempo di letteratura contemporanea italiana e straniera. Suoi saggi e articoli sono apparsi su "Acme", "Studi Novecenteschi", "Italianistica", "Confini", "Uomini e libri", "Materiali di Estetica". Ha pubblicato Invito alla lettura di Landolfi, Milano, Mursia, 1978 e Come leggere "La Storia" di Elsa Morante, Milano, Mursia, 1991. Ha curato con Luciana Tavernini l'introduzione e la scelta antologica della raccolta di poesie di Gabriella Lazzerini Tutto per me l'oceano, Milano, Quaderni di Via Dogana, 2004. Da alcuni anni si interessa in particolare di scrittura femminile.