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Il
prigioniero
Anna Laura Braghetti, Paola Tavella
Feltrinelli, 2003
€ 7,12 - 203 pagine
Commento di Donatella Massara
Il titolo è
poco invitante, rievoca il linguaggio artificioso delle BR
oltre che il sequestro di Aldo Moro a cui si riferisce.
Invece è l'autrice la protagonista del libro: 'la
prigioniera' che, oggi in semilibertà, sta scontando
l'ergastolo.
<<Qualche cosa di Voghera mi accompagna ancora, e
riguarda il sonno. Là, ogni ora, tutte le celle
venivano controllate>>.
Con una narrazione semplice e profonda ci introduce alla
storia che precede e segue il 1978, raccontando anzitutto
se stessa. L'aura Braghetti con l'aiuto della giornalista
che firma con lei il libro - Paola Tavella - facendo
parlare finalmente la sua estraneità coinvolge
direttamente chi legge nella comprensione di quegli
anni.
<<Se avessi preso sul serio una sola volta
quell'estraneità, nei due anni in cui sono stata una
militante delle Brigate Rosse, se mi fossi accorta che ogni
tanto quel treno faceva una fermata, e che potevo scendere,
avrei salvato delle vite, e fra queste la
mia.>>
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