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Goliarda Sapienza L'arte della gioia, romanzo
postumo di Goliarda Sapienza (1924-1996), è il racconto di una
vita intera di coraggio, in compagnia di una fantastica famiglia di personaggi,
attraverso le vicende e le peripezie del più drammatico Novecento.
Una narrazione assoluta che ritrova qui una velocità di ritmo che
avevamo dimenticato, dove epica, storia e saga si mescolano di continuo.
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Goliarda Sapienza (1924-1996) nacque a Catania da famiglia socialista rivoluzionaria: il padre Giuseppe, avvocato, fu tra i principali animatori del socialismo siciliano fino all'avvento del fascismo; la madre, Maria Giudice, figura storica della sinistra italiana, la prima donna, tra l'altro, a dirigere la Camera del Lavoro di Torino, fu in carcere insieme a Terracini nel 1917. Goliarda, grazie a una borsa di studio per allievi attori, approda a sedici anni all'Accademia di Arte Drammatica a Roma. Per alcuni anni è attrice applauditissima in vari ruoli pirandelliani. In seguito al suo lungo legame con il regista Citto Maselli prende parte a vari film, tra cui Senso di Luchino Visconti. Lasciata la carriera di attrice debutta nella narrativa con Lettera aperta (1967, ristampato da Sellerio nel 1997), segue Il filo di mezzogiorno nel 1969, L'Università di Rebibbia (1983), Le certezze del dubbio (1987). Escono postumi il romanzo L'arte della gioia nel 1998 e i racconti Destino coatto nel 2002. |
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