di Luisa Pogliana
Per anni noi donne abbiamo portato una nuova visione nel management, attente agli essenziali equilibri di potere in campo. >
Archivio dell'autore: Massimo Lizzi
Un tornante nella storia: perché l’assassinio di Giulia, e il discorso del padre, hanno cambiato le cose
di Aldo Cazzullo
Nel 1965, Franca Viola, che non aveva ancora compiuto diciotto anni, fu violentata dal nipote di un boss mafioso. Secondo le consuetudini del tempo, avrebbe dovuto sposarlo: il matrimonio riparatore. Lei rifiutò, e i genitori si schierarono dalla sua parte. Il padre chiese l’aiuto della polizia. L’aggressore non vide estinto il reato, come sarebbe accaduto se Franca si fosse piegata al matrimonio; finì in carcere. «L’onore lo perde chi fa certe cose, non chi le subisce» disse la ragazza. >
#LIBERAmente del 11/11: Social, strumento o catena?
di Arianna Premoli
Sabato 11/11 si è tenuto nella sede della Libreria delle Donne di Via Pietro Calvi 29 un altro incontro della serie #LIBERAmente, questa volta a tema social network: quanto li usiamo, perché li usiamo, cosa ci riserva il futuro? >
Cos’ha insegnato ai maschi Gino Cecchettin nel suo discorso ai funerali della figlia Giulia
di Jennifer Guerra
Sono tanti anni che si parla di come contrastare la violenza sulle donne e di genere ma, per la prima volta, il femminicidio di Giulia Cecchettin ha consentito di porsi una domanda diversa dalle solite. >
Il sonno dell’emozione genera mostri
di autrice anonima
Com’è stato accolto nelle scuole italiane il minuto di silenzio per Giulia Cecchettin? E qual è il vero volto della mascolinità tossica che non riusciamo a vedere? Per capirlo bisogna partire da un dato: la fragilità dell’identità maschile. >
Gino Cecchettin: il discorso al funerale della figlia
di Gino Cecchettin
Carissimi tutti, abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. >
Per una nuova civiltà del rapporto tra i sessi
di Annarosa Buttarelli
L’odio millenario verso le donne in quanto donne dei femminicidi dà un unico mostruoso senso a quello che sta capitando e che l’uccisione di Giulia Cecchettin fa ascrivere ancora una volta alla mai veramente affrontata “questione maschile”. Spiegazioni che richiamano la ragion di Stato e la geopolitica per le guerre sono, nel 2023, del tutto secondarie e forse inutili. >
Il Generale e la nostalgia del patriarcato. Le femministe in piazza hanno salvato vite
di Chiara Saraceno
Ogni donna che compie anche un silenzioso atto di ribellione contro stereotipi che la inchiodano in comportamenti e destini che non sente confacenti a sé e alle proprie figlie, che insegna ai propri compagni, figli, colleghi che le donne non solo vanno rispettate, ma sono soggetti liberi e che un rapporto di coppia, ma anche di generazione, può fondarsi solo sul riconoscimento della libertà reciproca, contribuisce al cambiamento nei modelli di genere e nei rapporti tra uomini e donne >