di Alessandra Pigliaru
Ieri al Salone del libro di Torino, un gruppo di attiviste del movimento non violento Extinction Rebellion insieme alle femministe di Non Una Di Meno, hanno manifestato il proprio dissenso a Eugenia Roccella, ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità >
Archivio dell'autore: Massimo Lizzi
L’app per la parità nelle faccende di casa: proposta della ministra dell’Uguaglianza spagnola
di Redazione
Un’app dove indicare quali faccende di casa si svolgono e quanto tempo si impiega a farle. >
Le “Tre ciotole” di Michela Murgia
di Franca Fortunato
«Ho un carcinoma renale al quarto stadio, da cui non si torna indietro, mi restano mesi da vivere, ma la morte non mi fa paura» è la confessione choc che Michela Murgia ha fatto al Corriere della Sera in un’intervista ad Aldo Cazzullo, parlando del suo ultimo libro Tre ciotole – Rituali per un anno di crisi edito da Mondadori >
Tra malattia e cultura, la violenza maschile messa alle strette
Rita Rapisardi
«Il maschio violento non è un malato, ma è figlio sano del patriarcato», dice un noto slogan femminista. >
Donna Vita Libertà dalle piazze alla Mail Art
di Katia Ricci
Dal 23 al 31 maggio presso la Galleria di arte moderna e contemporanea di Palazzo Dogana, in piazza X Settembre n. 22 a Foggia, sarà esposta la mostra di Mail Art Donna Vita Libertà, organizzata dalla Merlettaia di Foggia e dalla Rete delle Città Vicine >
Errori ripetuti dell’adozione internazionale
di Pierrick Naud
Nonostante le buone intenzioni, atti criminali >
La formazione di una femminista di provincia
di Anna Menale
Quando Stefano Feltri mi ha proposto di raccontare la mia esperienza da giovane femminista per la sua newsletter, mi è venuta in mente una conversazione di poco tempo fa con una mia amica. Parlavamo, appunto, di come ci fossimo avvicinate al femminismo. >
«Io “tagliatrice” pentita ora combatto le mutilazioni»
di Rosella Redaelli
«Ho “tagliato” tante ragazze, alcune sono mie vicine di casa e persino mie nipoti. Lo facevo perché era un requisito culturale e anche per la statura sociale che il mio ruolo mi dava all’interno della comunità. >