16 Giugno 2019

La Cgil vuole davvero l’Utero in affitto? Appello di Alessandra Bocchetti, Daniela Dioguardi e Giovanna Martelli


Caro Maurizio Landini

Apprendiamo con allarme che il 19 giugno presso la sede della CGIL di Roma si terrà il convegno “Fecondazione medicalmente assistita e gestazione per altri: la possibilità di un figlio nel 2019”. Allarme perché? Scorrendo gli interventi previsti ci si rende conto che sono assenti voci contrarie alla maternità surrogata.

Da questo si deduce che la CGIL ha già assunto una posizione favorevole ad una possibile regolamentazione dell’utero in affitto. La presenza di Sandro Gallittu – Responsabile Ufficio Nuovi Diritti CGIL, tra i relatori nel panel di presentazione della proposta di legge promossa dall’ Associazione Luca Coscioni”, ce lo conferma.

Aggiungiamo inoltre che non ci risulta che all’interno della CGIL ci siano stati confronti, dibattiti, approfondimenti per un tema così importante per la vita di tutte e di tutti.

Davvero possiamo pensare, vista la condizione sociale ed economica del Paese, che la “possibilità di un figlio nel 2019” passi dal regolamentare l’utero in affitto? Sono ben altri gli impedimenti alla scelta libera di avere un figlio che un Sindacato come la CGIL dovrebbe considerare, con urgenza.

L’immagine di una donna che affitta l’utero, rientra nella vostra mission di tutela del lavoro ? Se si tratta di dono e non di lavoro perché la CGIL organizza il convegno ?

Se il ricorso all’ utero in affitto all’estero vale circa 200.000 euro, la CGIL, in Italia quanto pensa si potrebbe valutare? O pensate, venendo meno ai vostri principi, che la GPA possa rientrare nel libero mercato?

Per ora stando così le cose soltanto i ricchi potrebbero fare ricorso alla gestazione per altri. O pensate, come nelle vostre migliori tradizioni, che se ne debba far carico il Sistema Sanitario Nazionale ?

Ed infine, cosa intendete per nuovi diritti? il mercato del sesso e il corpo femminile come merce ? É amaro pensare di doversi difendere anche dalla CGIL.

Noi, come milioni di altre donne e uomini, siamo contrarie e non riteniamo che in questa materia si debba legiferare. Per questo ti chiediamo di esprimere una posizione chiara e pubblica della CGIL sulla gestazione per altri.


(www.marinaterragni.it, 16 giugno 2019)

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