di Ida Dominijanni
“Donne senza uomini”, dell’artista e cineasta iraniana Shirin Neshat, vinse il Leone d’argento alla Mostra di Venezia nel 2009, mentre a Teheran la Rivoluzione verde riempiva le strade e veniva repressa dai paramilitari a suon di manganelli, bastoni, pistole e spray al peperoncino >
Dalla rete
Al nono mese di gravidanza
di Stefania Tarantino
Al nono mese di gravidanza, presa dall’ansia che da lì a poco si sarebbero rotte le acque, anelavo disperatamente che qualcun’altra partorisse per me >
La società civile per un pacifismo coerente ed esigente – 22 marzo all’Esquilino dalle 8.00 alle 18.00
di Disarmisti Esigenti
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il prossimo mercoledì 22 marzo alle 9:30 terrà le comunicazioni alla Camera sul Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 23 e il 24. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
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Cosa sta succedendo in Iran?
di Letizia Roscelli
negli ultimi tre mesi si sono verificati misteriosi avvelenamenti di studentesse. >
L’8 marzo “clandestino” delle donne afghane che resistono ai Talebani
di Cristiana Cella
Buio. Temperature polari, neve, fango e ancora buio. Di sera la città scompare nell’oscurità. L’elettricità c’è raramente. Le luci stradali e quelle dentro le case sono spente. I passi incerti degli uomini per strada, come fantasmi. Resti di una vita che non c’è più. Miliziani ovunque, posti di blocco. >
«Segretaria» di partito: perché la parola della carica di Elly Schlein si porta dietro un pregiudizio e come romperlo
di Elisa Messina
«Segretario» o «segretaria» di partito? Elly Schlein, nuova leader del Partito Democratico, non si è mai posta il problema definendosi da subito «la nuova segretaria Pd». Non dovrebbe esserci nulla di strano o anomalo in questa precisazione. >
Israele è in pericolo
di Anna Foa
Sì, Israele è in pericolo. Il pericolo di perdere il carattere democratico di cui, almeno fino a poco tempo fa, si è fatta vanto: l’unico Stato democratico del Medio Oriente. >
Le parole per dire la guerra*
di Maria Luisa Boccia
na necessità ineludibile e perfino eticamente motivata dalla difesa di quei principi
di civiltà che il nemico, male assoluto, vuole distruggere. Il pensiero femminista ribalta questi enunciati e rifiuta il dominio della violenza >