di Ida Dominijanni
La guerra in Ucraina fra dicibile e indicibile, visibile e invisibile. Arruolamento delle opinioni, scia violenta della pandemia, prepotenza delle immagini. >
Dalla rete
Нет Войне. La resistenza delle femministe russe
di Ingrid Colanicchia
Volantini, scritte su banconote, monete ed etichette dei prezzi, graffiti, adesivi, performance, azioni sui social media: più la repressione dell’apparato statale si fa sentire, più le femministe russe si ingegnano per trovare nuove forme di protesta, nuovi modi di dire “Нет Войне”, no alla guerra >
L’agricoltura deve ripartire dalle donne
di Redazione Ingenere.it
Sono le donne, soprattutto le straniere originarie di Romania e Bulgaria, a vedere violati i propri diritti più elementari nel settore agricolo dell’area che comprende le provincie di Matera, Taranto e Cosenza. >
“Ma lei gli replicò”: autorità femminile nella Chiesa
di Doranna Lupi
Una rete che riunisce più realtà (associazioni, coordinamenti, comunità) della Chiesa italiana, che da tempo camminano insieme con metodo sinodale, di cui facciamo parte anche noi Donne Cdb e le molte altre, ha promosso una serie di incontri online aperti al pubblico per approfondire i punti del Documento preparatorio del Sinodo dei vescovi. >
La guerra nucleare è possibile perché la realtà è una rifugiata
di María-Milagros Rivera Garretas >
C’è una terza via
di Betti Briano
Proponiamo un articolo di Betti Briano pubblicato sul n.1/2022 del periodico dell’ANPI di Savona e Provincia “I Resistenti”, nel quale l’autrice svolge alcune riflessioni sugli attuali avvenimenti bellici, alla luce di alcuni luminosi contributi femminili al pensiero politico del ’900 sul tema della guerra. >
Ormoni a minori sani: uno dei più grandi scandali medici della storia
di Redazione del sito
Proponiamo la lettura della trascrizione di un video di Lisa Michele (qui in lingua originale), secondo la quale il trattamento di minori sani con ormoni è «uno dei più grandi scandali medici della storia» >
2001-2022: sfuggire ai terrori. Intervista a Ida Dominijanni
di Transnational Social Strike Platform
La politica transnazionale di pace vuole essere qualcosa di più della solidarietà internazionale. Essa ha la pretesa di costruire connessioni transnazionali che nel dire no alla guerra contestino anche gli effetti della guerra sulle condizioni di vita e di lavoro di milioni di donne e uomini, persone lgbtqi, lavoratori e lavoratrici, poveri, migranti e non, non solo in Ucraina e in Russia. >