15 Novembre 2008
l'Unità

Anna Adamolo ministro-Onda

Ieri sul web è stato occupato il sito del ministero dell’Istruzione un sito clone dove dellascuolasi occupaun personaggio collettivo
Antonio Caronia

Allora forse adesso sappiamo qualcosa di più su questa misteriosa signora che da poco più di una settimana circola per i cortei degli studenti e su Internet, dai blog a Facebook: Anna Adamolo non è solo l’anagramma di “onda anomala”, un personaggio virtuale di cui molti però hanno sospettato un’esistenza più concreta (tanto da chiedere a Milano, qualche giorno fa, che fosse lei a contrattare un treno a prezzo speciale per gli studenti che andavano a Roma).
No, è nientemeno che un “ministro-onda” della Pubblica Istruzione,Università eRicerca, e ha occupato (virtualmente, pacificamente e allegramente) il ministero. Ieri infatti, intorno a mezzogiorno, è comparso sul web un nuovo sito,www.ministeroistruzione.net,
che a prima visita si presentamolto simile (se non proprio uguale) a quello ufficiale (www.miur.it).
Dopo pochi secondi, però, parte un video sorprendente: sulle immagini di un mare tranquillo e di unamarea di teste inmanifestazione si sente una voce pacatama ferma che ripete “Sono Anna Adamolo…” e racconta frammenti di storie di studentesse,madri, insegnanti, lavoratrici (si potranno leggere tutte, a video finito, sulle pagine del sito), ma soprattutto dichiara: “Voglio portare tutte queste voci dentro questo palazzo.
Dentro a tutti i palazzi. La politica, adesso, la facciamo noi”.
Anna Adamolo rappresenta quindi la voce plurale del movimento, la sua articolazione in componenti diverse ma convergenti, quella spinta alla “autoriforma” della scuola dell’università e della ricerca che è la parola d’ordine più difficilema piùmatura cresciuta in questo mese e mezzo di lotte.
La stessa che verrà discussa oggi e domani nelle università romane che ospitano le assemblee nazionali del movimento.
Anna Adamolo è dunque l’ultima tappa di un’offensiva dell’Onda Anomala su Internet, iniziata la settimana scorsa con l’oscuramento temporaneo del sito diTremonti e il “net strike” dell’altroieri contro il sito ufficiale del ministero.
Impossibile sapere chi abbia costruito un’operazione così raffinata e complessa, che certo si ispira ad altre esperienze di “nomi collettivi” già sviluppate negli ambienti dell’underground e dei movimenti, da Luther Blissett a San Precario a Serpica Naro: ma pare certo che accanto ai collettivi studenteschi che l’hanno promossa (in prima fila quello Aut Art dell’Accademia di Brera) ci siano altri apporti, per così dire più “professionali”. Una cosa è certa: Anna Adamolo è l’ennesima dimostrazione che queste lotte studentesche non sono solo “muscolari” e urlate, ma sono una straordinaria fucina di intelligenza e creatività collettive.

Print Friendly, PDF & Email