28 Giugno 2016
La scuola possibile

Da «L’amore che non scordo – Storie di comuni maestre» a «Scuola. Sembra ieri, è già domani»

di Barbara Riccardi – Oltre a noi…

Vita Cosentino una di noi possibili

È ormai un rito auspicare a tutti noi un tempo per ritemprarci dedicandoci letture, film, riflessioni per poi riprendere il nostro ruolo nella scuola il prossimo anno scolastico più energici che mai.

Qualche anno fa ho proposto ai miei colleghi un momento di riflessione unitaria, facendo programmazione in un modo alternativo, in modo allargato, aperta a tutti, proponendo la visione de: L’amore che non scordo – Storie di comuni maestre, quattro storie messe a confronto come esempio positivo dell’essere e fare scuola in diverse realtà.

Dallo scambio con i miei colleghi ne è nato un incontro fatto di pensieri condivisi scaturiti dalle scene del film-documentario per riconfermare, ancora una volta, il valore della nostra scuola italiana come una delle migliori al mondo. L’amore che non scordo è il far conoscere al mondo i tesori che ci celano dentro aule, nei corridoi, nei giardini delle nostre scuole, è il modo di parlare delle esperienze e dell’empatia che scorre nella relazione docenti e bambini che funzione e produce effetti benefici alla salute della scuola. Molti sono i motivi per cui le persone che appartengono alla scuola dovrebbero vedere questo documentario, primo perché è un’opportunità, uno spunto dal quale ricavare delle risorse possibili da attuare.

Un documentario come progetto visivo e non visionario nato dall’idea della prof.ssa Vita Cosentino, ex docente nelle scuole medie a Venezia e a Sesto San Giovanni e che da anni fa parte dello staff della Libreria delle donne a Milano e che ora ritorna a far parlare di lei con l’uscita del libro Scuola. Sembra ieri, è già domani a cura di Marina Santini e Alessio Miceli.

La narrazione di Vita punta ad evidenziare il lavoro del docente che non agisce da solo, ma che si impegna con colleghi ed alunni nel far scaturire idee per attuare la trasformazione migliore del mondo scuola. Il punto di partenza la consapevolezza dell’importanza della nostra pedagogia partendo dagli anni ’80 per realizzare: Un movimento per l’autoriforma italiana della scuola come un’esperienza di trasformazione personale.

È un racconto fatto dei percorsi e degli incontri vissuti dall’autrice, idee che nascono dal continuo scambio, con la consapevolezza che c’è sempre qualcosa che si può fare, invece di arrendersi, dove il sapere nasce dall’esperienza dal fare, partendo da quello che già esiste e che funziona.

Vita parla di scuola con la stessa visione di noi de “La Scuola Possibile“, una scuola innovativa sottolineando l’approfondimento delle buone pratiche per una trasformazione più ampia della società, uscendo dal conformismo di un sistema scuola obsoleto e non al passo con le nuove esigenze dei ragazzi. Questo per sottolineare che sì, si può riuscire a cambiare modi e modalità, ma prima di tutto iniziando a modificare prima noi stessi e il nostro atteggiamento per rimodulare il nostro intervento didattico in base alle esigenze e ai bisogni dei nostri alunni.

I contenuti del libro sono un sostenere che «la crisi riguarda i linguaggi, l’approccio al sapere e le forme della sua trasmissione. Questo può suscitare smarrimento e tendenze nichiliste, ma può essere visto come un’occasione di cui approfittare per diventare insegnanti che sanno insegnare a giovani persone a cui piace imparare».

Alla base dell’innovazione ci dev’essere la rivisitazione della relazione a tutti i livelli, dell’impegno didattico, nel cercare di avere più cura per i rapporti con gli alunni tralasciando nell’avere meno angosce per lo svolgimento del programma, verso il tecnicismo ripetitivo, ma nel dare spazio al desiderio, alla parola, allo scambio di pensieri critici e creativi, nel divertirsi insieme, docenti e ragazzi, nell’inventare il percorso didattico/formativo.

Vita Cosentino una di noi, possibile e appassionata q.b. e molto di più, che cerca di contagiare con le sue esperienze vissute, che condivide per essere esempio dell’affermare che il cambiamento deve iniziare da noi, nel credere all’importanza del nostro ruolo nella società, come avvio formativo di chi sarà uomo e donna nel futuro mondo del lavoro per una società migliore.

Buone meritate vacanze

di Barbara Riccardi

docente I.C. Via Frignani, Spinaceto – Roma, Counselor della Gestalt Psicosociale e Giornalista pubblicista

 

(La scuola possibile, 28 giugno 2016)

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