17 Settembre 2010

Lettera aperta ad amministratori distratti

a:
sindaco@comune. pesaro.ps.it
marco.siqnoretti@comune.pesaro.ps.it

 

Siamo state/i destinatari, insieme a dirigenti, insegnanti, alunni e genitori, del saluto beneaugurale di apertura del nuovo anno scolastico, che il Sindaco e l’Assessore ai Servizi educativi hanno rivolto a tutta la scuola pesarese.
Tuttavia in quella lettera nessuna parola o pensiero è riservato a noi: siamo state/i del tutto ignorati, come fossimo invisibili o inesistenti. Siamo il personale che una volta (con una definizione tutta negativa) veniva chiamato non-docente, oggi A.T.A.: amministrativi, tecnici, ausiliari.
Sappiamo quanto la nostra funzione di servizio all’apprendimento e all’insegnamento, svolta con differenti compiti e qualifiche, sia preziosa e indispensabile alla comunità scolastica: nei rapporti con gli alunni e nella gestione amministrativa. La stessa amministrazione comunale ne è consapevole, tanto che nei vari protocolli d’intesa per l’accoglienza, per la gestione delle mense, ecc, prevede esplicitamente la nostra presenza nelle commissioni o a supporto dell’operatività quotidiana.
Non possiamo immaginare che gli amministratori ci pensino irrilevanti per una scuola di qualità, né che fingano per noi un ruolo totalmente passivo di esecuzione, privo di ogni autodeterminazione e creatività: non è più possibile né compatibile oggi con l’attuale società che si regge sullo sfruttamento delle capacità relazionali e sulla capacità personale dei singoli di far fronte agli imprevisti quotidiani. Singoli che sono in gran parte donne.
Anche tra noi la gran parte del personale è femminile: è dunque anche grazie alla nostra dedizione che la scuola riesce a sopravvivere nonostante le falle istituzionali (tagli ai finanziamenti e agli organici).
Se gli amministratori non si rivolgono anche a noi come soggetti attivi e responsabili, pensiamo siano affetti da una forma di cecità o di miopia.
Siamo purtroppo abituate al fatto che molti eventi, ritenuti importanti, siano sottolineati dalle autorità con modalità del tutto retoriche. Ci piacerebbe invece vedere negli amministratori una maggior attenzione e aderenza alle condizioni reali, che sappia tener conto della complessità dell’esistente, dei bisogni di tutti, nonché della presenza e del ruolo svolto da tutti coloro a cui un messaggio viene rivolto.
Cordiali saluti.

ANNA PAOLA MORETTI
GIGLIOLA ANGELINI
VIVIANA ANTOGNOLI
RITAMORETTI
RINA BARTOLUCCI
RAFFAELLA CATALANO

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