11 Giugno 2009

Noi col posto a vita e la nostra prof precaria

Lettera firmata Carcere di Spoleto

Siamo la seconda classe dell’ Istituto d’ Arte “Leoncillo Leonardi” del carcere di Spoleto. Quella con più ergastolani di tutte. Lo sappiamo cosa penserà la professoressa Daniela, che siamo anche la classe più indisciplinata, anarchica e politicizzata. Fra Dante e Boccaccio, abbiamo parlato dei nostri problemi, dei nostri sogni e della nostra rabbia. Il carcere ha il difetto di tirare fuori dalla gente il loro lato peggiore, ma lei ha scoperto che spesso i buoni fanno i cattivi per nascondere di essere buoni e che molti nella vita non hanno avuto la possibilità di scegliere. Da asini ci ha trasformati in studenti e adesso qualcuno si monta pure la testa, Salvatore vuole studiare filosofia! Per fortuna è finito l’ anno scolastico, perché con lei abbiamo rischiato di diventare buoni, e in carcere se si diventa buoni si soffre di più. Probabilmente non ci vedremo mai, noi abbiamo un posto fisso, molti per tutta la vita, lei invece è precaria. Noi non la dimenticheremo, non lo faccia neanche lei.

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