10 Gennaio 2007

Progetto per sostenere la formazione letteraria delle ragazze delle scuole medie superiori

Associazione “Talents de femmes” – Ouagadougou, Burkina Faso

 

Obiettivi:

 

  • Interessare le ragazze alla scrittura
  • Contribuire all’emergere di scrittrici nel Burkina Faso
  • Promuovere l’eccellenza

Nel Burkina Faso, come nella maggioranza dei paesi africani francofoni, l’espressione scritta della lingua francese, già insufficiente, è sempre meno rispondente alle esigenze. Questo è vero per coloro che usano la lingua come strumento di lavoro, e ancor più per gli artisti, come scrittori di teatro, romanzieri e poeti. Questo stato di cose soffoca dei talenti letterari che pure avrebbero potuto riversare una parte importante del loro genio nel tesoro artistico nazionale.

 

Così, molte vocazioni letterarie sono condannate all’oblio, se è vero che la buona volontà, in questo campo soprattutto, non basta da sola. Questa forma di oppressione imposta alla espressione scritta della lingua francese nel Burkina Faso, colpisce in primo luogo le ragazze e le donne. Vediamo, per esempio, che, nel centinaio di scrittori che hanno partecipato al primo numero di “Notre Libraire”, intitolato Letteratura Burkinabé, tre donne soltanto vengono citate, ossia un risibile tre per cento.

 

Non vi è in tutto questo un torto che il paese fa a se stesso?
“Se anche avete un solo dente, fate che sia di un bianco perfetto”, dice il proverbio. Nelle donne burkinabé la passione per la scrittura esiste, questo è molto importante; si tratta ora di trovare dei quadri e un inquadramento perché esse possano dare il meglio di sè stesse.

 

È in questo contesto e in questa prospettiva che l’Associazione “Talents de femmes”, fedele ai suoi obiettivi, vorrebbe contribuire all’emergere della parola scritta femminile. La donna non ha forse una sensibilità che le è propria, con la quale è tenuta a contribuire alla costruzione del pensiero nazionale? In altre parole, può esistere un pensiero nazionale senza l’apporto della donna?

 

Indubbiamente, la ragazza burkinabé ha problemi che possono essere giudicati prioritari: la scolarizzazione, l’educazione, la lotta contro le MST [malattie sessualmente trasmissibili], il dramma delle ragazze madri…
Tutti questi problemi, vissuti spesso in un drammatico silenzio, situano la giovane donna nel punto d’incrocio dei mali sociali del nostro tempo. È una ragione di più per dare la parola a queste vittime perché, come dice Edmond Jabès, “praticare la scrittura, è praticare nella propria vita un’apertura da cui la vita si farà testo”.

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