2 Giugno 2004
il manifesto

Puissance de l’amour

dall’intervista dal titolo “La Spectre dell’ordine mondiale” a Tzvetan Todorov.
Graziella Durante

[…]
Al Festival di Filosofia di Cosenza in un contesto in cui si è discusso di «Utopia ed Eresia», lei ha tenuto una lezione sulla «Potenza dell’Amore». Può spiegarci i motivi di questa scelta?

 

Parto dalla considerazione che l’utopia deve sempre guidarci nella nostra esistenza di singoli e nei progetti politici che gli stati pensano di realizzare. Ma non credo alla concretizzazione reale di un’utopia. Non è possibile realizzare il paradiso terrestre perché la specie umana è imperfetta esattamente come il «giardino imperfetto» di Montaigne. Montaigne spera che la morte lo raggiunga mentre lavora al suo giardino. Ciò che voglio dire è che l’amore è certo la dimensione più bella dell’esistenza umana. Oggi si può essere un po’ scettici rispetto a quest’idea. La vita pubblica, infatti, non è organizzata secondo il principio dell’amore ma della giustizia o dell’uguaglianza che non è esattamente la stessa cosa. Ecco perché insisto sulla «potenza» dell’amore. La «potenza» non è banalmente la forza ma la «possibilità». Un costante «tendere a» che non si può arrestare esattamente come non è possibile arrestare la forza che scaturisce dalla possibilità utopica d’immaginare un mondo altro da questo.

 

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