30 Novembre 2005

Qualche idea da discutere: e il diritto alla privacy?

Carissime,

rispondo dopo l’assemblea alla Camera del Lavoro di ieri sera, raccogliendo anche l’invito di Assunta Sarlo ad essere propositive Sulla questione privacy in relazione al lavoro che il progetto di legge del Forum delle Famiglie (o Movimento per la vita) propone nei consultori “al servizio della vita” vi è da tenere presente il provvedimento 11 novembre 2005 del Garante per la protezione dei dati personali relativamente alle strutture sanitarie. Il provvedimento, che richiama sia il codice del giugno 2003 sia le direttive europee, determina il rispetto dei diritti degli interessati a garantire la segretezza dei propri dati sensibili, tutelandolo anche nei confronti di tutto il personale medico e paramedico, limitando al massimo la presenza di terzi anche coinvolti nei trattamenti sanitari e precisando che la corresponsione di notizie o alcune presenze potrebbero essere escluse da una volontà in tal senso del malato motivatamente espressa. Questo dovrebbe frenare l’intervento di volontari per la vita non scelti dal paziente a scopi di trattamento terapeutico. Il quesito è: viene osservata la legge negli Ospedali lombardi? che cosa dicono le ginecologhe, come si può aiutarle e costituire una forza di pressione per il rispetto delle garanzie di riservatezza, premessa utile per l’esercizio dell’autodeterminazione? Inoltre si potrebbe forse, qui chiedo il conforto di giuriste specializzate in materia, sollecitare un provvedimento del Garante sul progetto di Casini e soci rispetto ai consultori e alla presenze dei volontari per la vita (provvedimento analogo a quello reso il 27 ottobre 2005 sulla carta multiservizi della giustizia) Forse, questione da studiare. Sul menzionato progetto, che si riallaccia bene alla legge 40, va aggiunto che nella sua norma di chiusura (art. 25, a quanto pare, ma occorre che le Parlamentari lo facciano girare in rete al più presto) prevede la costituzione di un’Autorità Nazionale per le politiche famigliari che sorvegli e curi la compatibilità fra le funzioni pubbliche e private e le funzioni famigliari, in particolare l’educazione dei figli. Chi sarà sorvegliato? non credo Casini o Buttiglione, piuttosto le madri di famiglia. Si compie così il percorso di curatela maschile sul corpo/mente della donna fertile dalla gravidanza (o ricerca della, attraverso le PMA), che ovviamente è questione di libertà femminile oltre che di libertà individuale tout court. Propongo che tutte noi, in particolare le donne dei Partiti e dei Sindacati ci facciamo carico di un’opera molto seria di pressione sui dirigenti di queste istituzioni al fine di ottenere una verifica e revisione della liberticida legge 40 Infine, per la prossima assemblea del 15 dicembre propongo di seguire la modalità sperimentata con successo nelle riunioni internazionali, che sono fitte di parteciapanti, del Forum per la Democrazia Costituzionale Europea: due introduzioni di 8/10 minuti ciscuna e ogni intervento di 5 minuti con chiusura del microfono ai 7 minuti da parte della presidenza. Cari saluti a tutte e complimenti alle ideatrici della riunione di ieri, veramente ben riuscita.
Maria Grazia Campari

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