“La violenza contro le donne ci riguarda, prendiamo la parola come uomini”, così affermava l’appello che un anno fa ha raccolto centinaia di adesioni rilanciando una presa di parola pubblica maschile contro la violenza e dando vita a molte esperienze di scambio e confronto sia tra uomini, sia con le donne. >
La costola di Adamo
25 novembre e la violenza contro le donne
Rete di uomini che si sono riconosciuti nell’appello “Uomini contro la violenza”
“La violenza contro le donne ci riguarda, prendiamo la parola come uomini”, così affermava l’appello che un anno fa ha raccolto centinaia di adesioni rilanciando una presa di parola pubblica maschile contro la violenza e dando vita a molte esperienze di scambio e confronto sia tra uomini, sia con le donne. >
Hina, tradita due volte
Luisa Muraro
Forse c’è qualcosa di altro da dire sull’uccisione di Hina Saleem e sulla condanna del padre e dei cognati di lei, che Manuela Cartosio (il manifesto 14/11) non dice. È sbagliato, secondo me, prendere quel terribile fatto come espressione del patriarcato. Io ci vedrei piuttosto l’espressione estrema di un disordine della civiltà oggi, cui concorrono diversi fattori che bisogna tentare di districare. >
30 anni di carcere al padre di Hina La madre si dispera
Manuela Cartosio
Solo mezzora di camera di consiglio, poi la sentenza che ha accolto, salvo un particolare, le richieste del pm Paolo Guidi. Scontate le condanne – 30 anni, il massimo con il rito abbreviato – l’udienza conclusiva del processo di primo grado per l’uccisione di Hina Saleem è stata segnata dalla reazione della madre della giovane pakistana, sgozzata l’11 agosto 2006 a Sarezzo dai maschi del clan familiare, punita perché aveva scelto di vivere all’occidentale. >
Basta violenza contro le donne
Donne di Baggio
Una ragazza dopo essere salita sull’autobus sbagliato ed essere scesa al capolinea di Baggio, è stata stuprata in pieno giorno in un cascinale abbandonato. E’ l’ennesima violenza contro le donne ma in questo caso la vittima ha scelto di reagire e di fare il possibile per fare arrestare lo stupratore. >
L’emergenza rimossa
Ida Dominijanni
Passano i giorni, monta l’onda razzista, cresce il delirio identitario, si gonfia il panico securitario, slitta in stato d’eccezione lo stato di diritto, precipita in senso comune fascistoide il senso comune democratico, e nel frattempo svanisce nella nebbia del rimosso il fatto, il dato, l’evento che a tutto questo ha dato origine. >
25 novembre e la violenza contro le donne
Una rete di uomini che si sono riconosciuti nell’appello “Uomini contro la violenza”
“La violenza contro le donne ci riguarda, prendiamo la parola come uomini”, così affermava l’appello che un anno fa ha raccolto centinaia di adesioni rilanciando una presa di parola pubblica maschile contro la violenza e dando vita a molte esperienze di scambio e confronto sia tra uomini, sia con le donne. >
Un inconscio di morte
Antonio (movimento uomini casalinghi)
Sono state trovate migliaia di statuette femminili raffiguranti la Grande Dea nuda e con i seni, le natiche o la vulva in evidenza, quasi un’ostentazione (vedi immagine, tratta da “Il linguaggio della Dea” di Marija Gimbutas, ed. Longanesi), questo perché erano considerate sacre la nascita e il corpo femminili, e la sessualità era vissuta sia come piacere che come fonte di conoscenza, sapienza, stato di coscienza superiore e trasformazione. >