di Nadia Somma
No alle sanzioni per le donne che ricorrono all’aborto clandestino, è la petizione lanciata sul web contro il decreto legislativo 8, del 15 gennaio 2016, che depenalizza il reato di aborto clandestino ma inasprisce le sanzioni amministrative. >
Dalla rete
Un premio Nobel? Comodo.
di Alessandra Magliaro
Mentre l’Europa si divide sulle quote d’ingresso e mette in pericolo l’accordo di Schengen, mentre paesi confinanti come l’Ungheria alzano muri e paesi come Svizzera e Danimarca confiscano i beni ai richiedenti asilo, c’è chi in questi mesi di esodo biblico ha aperto le proprie case per accogliere e salvare i rifugiati: bambini, donne, uomini in fuga dalle guerre e dal terrore.
Perché non si può dire che gli aggressori delle donne sono uomini?
di María-Milagros Rivera Garretas
Colonia, (Germania), Notte di Capodanno del 2015 – Un gruppo di un migliaio di uomini è appostato in un parco, vicino alla stazione, senza attirare l’attenzione di nessuno. >
Maternità omosessuale e diritto delle persone omosessuali alla procreazione. Sono la stessa cosa? Una proposta di riflessione
di Silvia Niccolai
Criticando l’espressione neutra “genitorialità omosessuale”, questo articolo propone di accostarsi in termini di differenza sessuale al tema della maternità lesbica e della paternità gay. >
Speculum, l’altro uomo. Otto punti sugli spettri di Colonia
di Alessandra Bocchetti, Ida Dominijanni, Bianca Pomeranzi e Bia Sarasini
Una mano nera si allunga sotto le gambe inguainate in un collant bianco di Angela Merkel >
” A Lampedusa sbarcano i terroristi”. E la sindaca Nicolini va su tutte le furie: “Privo di fondamento”
di Redazione
A Lampedusa sbarcano i terroristi dell’Isis, parola di ministro francese >
Uccise il marito che la picchiava e stuprava le figlie: François Hollande le concede la grazia
François Hollande ha preso la sua decisione: ha concesso la grazia a Jacqueline Sauvage. >
La tecnologia non è autonoma e sovrana nè può essere scissa dall’etica
di Iole Natoli
In un incontro interessante e segnato da qualche contrasto di parte svoltosi il 26 gennaio alla Libreria delle Donne di Milano, nell’affrontare il tema dell’”utero in affitto” o “gravidanza per altri”, le relatrici e la maggior parte dell’uditorio hanno posto l’accento sul valore fondante sul piano personale e sociale della relazione materna, quella che per la specie umana, non diversamente dalle altre specie animali, si stabilisce tra la donna gravida e il suo futuro bambino e che non cessa con la nascita di questi, ma si protrae e si arricchisce nel tempo costituendo e costruendo l’unica identità soggettiva di cui il nato o la nata possono disporre nei primi loro mesi di vita. >
