di Mem.Med – Memoria Mediterranea >
Punto di vista
Berlino etichetta gli Ebrei per la pace come gruppo “estremista”
di Carola Spadoni
L’organizzazione ebraica Jüdische Stimme für gerechten Frieden in Nahost (Voci ebraiche per una giusta pace in Medio Oriente) è di nuovo sotto il mirino delle autorità tedesche >
Le parole contano ancora? Confronto con Luisa Muraro
di Jennifer Guerra
Luisa Muraro, ottantaquattro anni, e Jennifer Guerra, trenta. Da “vittoria” a “legami”, com’è cambiato il modo di nominare e difendere i diritti. Anche da un nuovo nemico: l’“io” >
Licia Pinelli non si è mai arresa
di Lavinia Nocelli«Succede una cosa così, enorme, che coinvolge una persona che hai conosciuto bene, che viene accusata di avere responsabilità in una strage e di essersi suicidata, e loro ci sono» >
Non solo vittime: la guerra di Israele sta distruggendo l’ecosistema
di Monica Zornetta
«Ciò che Israele sta commettendo nella Striscia di Gaza non è solo un genocidio, come è stato definito da giuristi, organismi internazionali, Ong e studiosi dell’Olocausto, ma, distruggendo irreparabilmente gli ecosistemi naturali, avvelenando l’aria, l’acqua, la terra, sta perpetrando anche un ecocidio. >
Documento di denuncia e rivendicazione di madri, sorelle e familiari tunisine al Console di Tunisia a Palermo
Le madri tunisine, le sorelle, i familiari. Con il sostegno della società civile tra la Tunisia e l’Italia.
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La mia esperienza a Trieste, nella piazza che accoglie
di Marta Troiano
Sono arrivata a Trieste in una domenica di gennaio, accolta da una pioggia insistente e una nebbia densa, insieme a Sofia e Giorgia, le mie compagne e amiche in questa settimana di volontariato con ResQ – People Saving People, presso il Centro Diurno di via Udine 19, che chi lo frequenta chiama Chai Khana >
“Per un comunismo della cura”. A Milano incontro con Gian Andrea Franchi
di Daniela Bezzi
Per i lettori di Pressenza il nome di Gian Andrea Franchi, da dieci anni in prima linea con Lorena Fornasir nell’accoglienza dei migranti che approdano dopo inenarrabili sofferenze lungo la rotta balcanica nella Piazza del Mondo di Trieste, suonerà sicuramente familiare >
