di Letizia Paolozzi
Arrivano le prime gesticolazioni identitarie del governo di Giorgia Meloni. >
Punto di vista
Eravamo più di cinquanta pacifisti “non pericolosi”
di Luciana Castellina
«Beh, siamo più di cinquanta, ma non siamo pericolosi». Così, ironico, Landini ha cominciato il suo discorso che ha concluso la manifestazione per la pace di Piazza San Giovanni a Roma ieri. >
Ci hanno condotto sull’orlo di una guerra nucleare
di Franca Fortunato
Oggi [sabato 5 novembre ’22, Ndr] mi unirò alla manifestazione promossa dall’associazione “Europe for Peace” per chiedere che in Ucraina tacciano subito le armi e si apra un negoziato di pace per scongiurare il pericolo di una guerra nucleare. >
Ma cosa è successo a Trento nel ’68?
Incontro in Libreria >
Un saluto a Paola Masi, non l’ultimo
di redazione di DWF
Paola Masi è morta e la ferita sappiamo che è grande, anche se non ne vediamo ancora la profondità. >
Nuovo fascismo o vecchio patriarcato?
di Umberto Varischio
I toni utilizzati e alcuni commenti riguardanti l’elezione dei presidenti di Camera e Senato e l’incarico di presidente del Consiglio dei ministri dato a Giorgia Meloni, mi fanno pensare che in sottofondo ci sia la convinzione che si stia affermando una nuova forma di fascismo che si servirebbe di sovranismo e patriarcato. >
Intervista a Medea Benjamin di Code Pink: «Sempre più urgente un movimento pacifista in Usa»
di Luca Celada
La prima presa di posizione progressista per la pace è finita catastroficamente. Difficile definire altrimenti l’appello per una conclusione negoziata al conflitto ucraino prima sottoscritto la scorsa settimana da trenta parlamentari del progressive caucus (tra cui Alexandria Ocasio Cortez, Rashida Tlaib e Ilhan Omar), ma successivamente “ritirato” dopo 24 ore e una pioggia di critiche piovute da ogni parte, ma specialmente “da sinistra.” >
Ecco il governo legge e ordine che chiude un occhio sui vaccini
di Flavia Perina
La scelta del rave di Modena come casus belli per l’introduzione di una nuova fattispecie di reato, epicentro del “pacchetto legge e ordine” con cui Giorgia Meloni ha deciso di debuttare da premier, è forse la più significativa, quella che spiega meglio la direzione imboccata dal nuovo governo. >