8 Maggio 2013

Introduzione all’incontro con Grazia Livi

Introduzione di Luciana Tavernini all’incontro con Grazia Livi e Laura Lepetit al Circolo della rosa.

Empatia e scrittura. Come un’intensa attenzione per le donne può diventare un nuovo modo di narrare e di leggere. Un percorso nella vita e nelle opere di Grazia Livi.

 

Dopo che lo scorso anno Graziella Bernabò mi ha fatto conoscere personalmente Grazia Livi, ho subito pensato a un incontro qui con lei. Sento infatti per Grazia una grande riconoscenza per avermi introdotto con mano esperta e leggera alla lettura di tantissime autrici del Novecento.

Già nel 1984 con Da una stanza all’altra, ripubblicato lo scorso anno (La Tartaruga, Milano 2012), e poi con le Lettere del mio nome (La Tartaruga, Milano 1991), ci aveva regalato piccole e dense biografie di grandi scrittrici dove si intrecciano vita e opere, dove lei stessa si mette in gioco e, con una scrittura limpida e precisa, riesce a mostrarci il rapporto tra una donna e la creazione letteraria.

E questo è possibile perché lei stessa è un’artista della scrittura. Con i suoi romanzi, come L’approdo invisibile o Lo sposo impaziente e racconti come le raccolte La finestra illuminata o Il vento e la moto (sotto trovate l’elenco di quelli reperibili in libreria o in internet) è riuscita a presentarci ritratti soprattutto di donne, tenendo insieme la realtà interiore e quella esterna in modo da ampliare lo spettro dell’esistenza umana. Ha saputo mostrare scacchi e scatti di resistenza, lacci e invenzioni di libertà delle donne e questo ha permesso a tante di noi di conoscersi meglio, di sentire che un’altra capiva le nostre emozioni e le rappresentava.

E lo dico, non solo riferendolo a me, perché raccontando il progetto di questo incontro molte donne mi hanno dimostrato quanto Grazia Livi sia stata importante per le loro letture ma anche per la loro vita. Chi non poteva venire dimostrava un rammarico come se mancasse a un appuntamento con un’amica.

Grazia ha aperto squarci di senso sul mondo perché, come lei stessa ha scritto, è sempre stata fedele alla sua «doppia unicità: essere questa donna ed esserlo con questo particolare timbro del sentire».

A conversare con lei un’altra grande donna, Laura Lepetit, l’inventrice della casa editrice La Tartaruga, che ci ha fatto conoscere ed amare la scrittura delle donne, offrendo a tutte, e in particolare alle femministe di seconda generazione come me, la possibilità di conoscere le madri di pensiero e parola che ci hanno preceduto e quelle a noi contemporanee.

Dunque attraverso questo dialogo avremo la possibilità di avvicinarci al modo originale di leggere e di narrare di Grazia, un modo in cui l’empatia verso gli esseri umani ha grande importanza e per farlo seguiremo un percorso che unisce la sua vita e le sue opere, un modo anche per ripensare una parte della nostra stessa vita.


GRAZIA LIVI – Libri disponibili in libreria o su internet


Da una stanza all’altra, (1992) 2012, La Tartaruga

Lo sposo impaziente, 2010, Garzanti Libri

L’approdo invisibile, (1980 Garzanti) 2010, Lampi di stampa

Il vento e la moto. Passioni, nostalgie, fughe, dolcezze, 2008, Garzanti Libri

Le lettere del mio nome, 2003, La Tartaruga

Narrare è un destino, 2002, La Tartaruga

La finestra illuminata, 2001, La Tartaruga

Grazia Livi – Francesca Pasini, Donne senza cuore, 1996, La Tartaruga

Vincoli segreti, 1994, La Tartaruga

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