26 Settembre 2016 ore 18.30

Si apre la nuova stagione della Quarta Vetrina, curata da Francesca Pasini, con Goldschmied & Chiari

Libreria delle donne di Milano, via Pietro Calvi 29


Lunedì 26 settembre 2016, ore 18,30.

Si apre la nuova stagione della Quarta Vetrina, curata da Francesca Pasini, con Goldschmied & Chiari.

In vetrina, dal 26 settembre al 16 ottobre, Untitled View, 2016, di Goldschmied & Chiari.

Accompagna l’installazione, un’opera delle artiste in 10 esemplari.

(Dopo l’inaugurazione, la cena della Cucina di Estia, la conferma è gradita.)

Sara Goldschmied (1975) ed Eleonora Chiari (1971) hanno deciso fin dall’inizio di lavorare insieme. Non sono una coppia, ma due donne che hanno visto, nella relazione, l’elemento aggiunto per osservare e creare. Fotografie, video, installazioni sono il loro linguaggio.

Untitled View, 2016, appartiene al ciclo di stampe su specchio che riproduce il fumo, emanato da fumogeni colorati, fatti esplodere in studio. Per la vetrina è stampato, invece, su tessuto trasparente e si avviluppa in tonalità rosse e gialle.

Appare il riflesso della luce che richiama lo specchio e l’inafferrabilità della visione, appunto senza titolo. Dietro lo specchio emerge l’illusione che ogni immagine trascina con sé, e la dedica a Georges Méliès, uno dei primi maestri di effetti speciali. La ripresa del fumo è, infatti, istantanea, i fumogeni durano 3 minuti.

La scommessa è dare figura all’inafferrabilità, collocandola in uno spazio fisico (il tessuto / lo specchio) in cui chi guarda, avendo “il fumo negli occhi”, deve cambiare posizione per mettere a fuoco, assimilare l’artificio, confrontarlo con l’esplosione dei colori al tramonto.

Dietro lo specchio di Goldschmied & Chiari ci sono gli anni ’60 / ’70 e la guerra fredda. Per rappresentarli hanno usato la metafora del “fumo negli occhi”.

La risposta è: La démocratie est illusion. Campeggia sul muro della mostra omonima, al cui interno si svolge la performance Hiding the Elephant, cita l’illusionismo di Houdini, che nel 1918 fece sparire un Elefante nell’Ippodromo di New York (2014).

La stanza è piena di fumi colorati, dal soffitto pendono ovali di specchio con i volti di Salvador Allende, Martin Luther King, John F. Kennedy, Pier Paolo Pasolini, Aldo Moro, Enrico Mattei. Si va faccia a faccia con un occultamento, mai risolto.

La democrazia è un’illusione perché non può non evolversi? O perché ha alle spalle un occultamento originario? Le donne a Atene, nella culla della democrazia, non erano cittadine a tutti gli effetti.

In libreria è esposto il libro di Goldschmied & Chiari, La démocratie est illusion, uscito a dicembre 2015, che raccoglie le visioni della mostra.

In copertina il loro autoritratto: una sul fronte e una sul retro. Guardano dritte davanti a noi, sedute su uno sgabello, a piedi nudi, mentre dalle gambe si diffonde il fumo. Per captare il corpo bisogna riconoscere la differenza, anche quando è avvolta dal fumo, anche quando è abbinata all’illusione della democrazia.

Print Friendly, PDF & Email