13 Luglio 2021
Casa delle donne di Milano

Consiglio Sentire e scrivere la natura

recensione di Vittoria Longoni


Chiara ZamboniSentire e scrivere la natura, Mimesis 2020


Una scrittura intensa, filosofica e a tratti poetica, esplora in questo libro il rapporto tra il soggetto (in particolare un soggetto femminile) e il complesso vivente della natura in cui siamo immerse/i, che ci avvolge e che avvolgiamo.

Per questo la relazione con la natura viene prima della dicotomia soggetto/oggetto: ne facciamo parte, ne siamo nutrite/i e ne possiamo parlare, unendo il sentire e il pensare.

Il tema del rapporto con la natura è stato posto con evidenza dalle catastrofi ambientali e dai movimenti ecologisti, che hanno rivolto a tutta l’umanità critiche e domande non più eludibili.

È un terreno che comporta riflessione in vari campi e impegno nel mondo, e invita a rinnovare la filosofia.

Sentire ed esprimere – in parole dette o scritte, o in opere d’arte – la natura: in questo processo metamorfico sono incluse sensazioni ed esperienze, forme di sessualità e lavoro sul linguaggio. In questa direzione aprono e mostrano la strada soprattutto Anna Maria Ortese, con le sue opere in cui si fondono riflessione e invenzione narrativa; poete come Ingeborg Bachmann; pensatrici come Maria Zambrano e pensatori come Maurice Merleau-Ponty.

Il sentire si radica nell’inconscio; ogni sensazione nasce già impregnata di vissuti passati.

Dalla conclusione del libro: “Ciascuno è un individuo, un soggetto, cioè quasi tutto per sé e quasi nulla per l’universo, un frammento infimo e malato dell’antroposfera; ma qualcosa di simile a un istinto inserisce ciò che di più intimo c’è nella mia soggettività all’interno di questa antroposfera, mi lega cioè al destino dell’umanità… Noi partecipiamo a questo insondabile, a questo incompiuto così fortemente intessuto di sogni, di dolore, di gioia e d’incertezza, che è in noi come noi siamo in esso…”.


Chiara Zamboni è docente di Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Verona e fa parte da decenni della comunità filosofica Diotima. Ha pubblicato molti testi, tra cui Parole non consumate: donne e uomini nel linguaggio (2001), Pensare in presenza: conversazioni, luoghi, improvvisazioni (2009), Il male in Simone Weil e Hannah Arendt (2017). Frutti di un’intensa e innovativa ricerca filosofica, connotata al femminile.


(https://www.casadonnemilano.it/ 13 luglio 2021)

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