1 Febbraio 2023
The Guardian

Gillian Anderson sul motivo per cui sta raccogliendo fantasie sessuali: “Le donne godono di una vita erotica ricca quanto gli uomini”

Il bestseller di Nancy Friday, Il mio giardino segreto, negli anni ’70 ha fatto conoscere i desideri più profondi delle donne. Ora la star di Sex Education vuole esplorare dove ci sta portando oggi la nostra immaginazione.

di Gillian Anderson


Nel 1973 avevo appena cinque anni quando il libro-culto di Nancy Friday Il mio giardino segreto: le fantasie erotiche femminili riempì gli scaffali e le borse delle donne negli Stati Uniti; ne avevo solo sette quando raggiunse l’Inghilterra centrale. Il mio giardino segreto rendeva conto delle fantasie erotiche delle donne, ricche e variegate quanto quelle degli uomini. Finalmente un libro in cui donne e ragazze comuni – “tu, io e la nostra vicina di casa” – parlavano sinceramente di eccitazione, masturbazione, sogni e desideri sessuali. Nelle loro menti niente era vietato, nemmeno il cane alsaziano del vicino.

Il libro di Friday ha rivelato che, per alcune di noi, il sesso immaginato può essere più stimolante di un rapporto sessuale effettivo, non importa quanto “piccante”. Liberate dai vincoli sociali interiorizzati, dall’autocoscienza o forse dalla paura di spaventare il nostro partner, nella nostra immaginazione possiamo assecondare i nostri desideri più profondi e “sporchi”. È stato rivoluzionario, persino provocatorio all’inizio, poi è diventato una lettura obbligatoria per tutte, un bestseller globale multimilionario, un classico.

Non so se mia madre Rosemary, analista di computer, possedesse il libro di Nancy Friday. Certamente la mia non era una famiglia puritana in cui una lettura del genere sarebbe stata disapprovata, ma per quanto liberale fosse la mia infanzia, non sarebbe stato un libro che mia madre avrebbe lasciato sul tavolino in salotto. Quando ero un adolescente, una volta ho trovato una copia di Histoire dO nascosta dietro un cuscino del divano nella casa dei nostri vicini e ho sicuramente dato un’occhiata a quel libro. Ricordo anche quando, molto più piccola, entrai in soggiorno dove qualcuno aveva lasciato la TV accesa e rimasi catturata dall’immagine dello schermo, dove una coppia si dedicava ad attività piuttosto caste ma chiaramente illecite. Ricordo ancora oggi le sensazioni che mi ha lasciato. Idubbiamente, anche se inconsapevolmente, da giovane ho beneficiato di questa nuova alba del movimento femminista, che era positivo verso il sesso. Le donne, a quanto pare, avevano iniziato a parlare in modo più aperto e sincero di ciò che volevano davvero. Beh, alcune l’avevano fatto.

Però avrei dovuto aspettare quasi 50 anni per scoprire di persona questa raccolta di fantasie erotiche di donne anonime. All’inizio del 2018 sono stata scritturata nella serie Netflix Sex Education come Jean Milburn, la terapista sessuale favolosamente liberata e schietta. Avevo sempre sentito parlare del libro Il mio giardino segreto, e così l’ho letto per la prima volta per prepararmi alla serie. La sua sincerità dolorosa e senza filtri mi ha scosso. Queste lettere e interviste sono incredibilmente intime e molto crude. Non pretendono di essere raffinate o letterarie, sembrano provenire direttamente dal cuore misterioso del desiderio più intimo delle donne.

Ciò che mi ha tristemente colpito è stata la forte frustrazione sessuale che molte di queste donne esprimevano negli anni ’70 (nonostante la rivoluzione!). L’esperienza delle donne era ancora tale che i loro desideri erano distanti da ciò che potevano avere. Molte non avevano mai avuto un orgasmo. Alcune non sapevano cosa fosse una fantasia sessuale; altre non potevano riconoscere di averne. Per la maggior parte c’era l’ammissione di profonda vergogna e senso di colpa, c’era ancora molto pudore e imbarazzo riguardo al sesso e alle fantasie erotiche. Molto spesso queste donne hanno confessato la paura di avere tali fantasie e hanno tirato uno straziante sospiro di sollievo quando finalmente sono state in grado di esprimerle. Come ha scritto una donna: “Non ho mai confidato a un’anima viva le mie fantasie sessuali, ma sento di doverne parlare a qualcuno, e quindi accolgo con favore l’opportunità di sfogarmi. Mi sono sempre vergognata di averne, perché sento che le altre persone le considererebbero innaturali e mi considererebbero una ninfomane o qualcosa di simile”. E un’altra ha scherzato: “Penso davvero che il tuo libro sia una buona idea, dal momento che le fantasie e le esperienze sessuali femminili raramente sono discusse in modo aperto. Di solito sono nelle opere di narrativa scritte da uomini”. Finalmente le donne avevano iniziato a sentirsi in grado di aprirsi un po’. Si sentivano meno sole.

Oggi, grazie a Dio, viviamo in un mondo diverso. Possiamo parlare di queste cose. Penso che sia uno degli elementi liberatori che la gente trova nella serie Sex Education, dove mostriamo personaggi che fanno i conti con le loro relazioni sessuali, e sono abbastanza coraggiosi da parlarne con i loro amanti e partner, per ottenere ciò che desiderano sessualmente. Lo spettacolo mette tutto sul tavolo e rende legittimo parlarne.

Eppure, anche se programmi come il mio e altri come Naked Attraction o Planet Sex di Cara Delevingne vengono passati in televisione, sono curiosa di sapere se le donne, riguardo al sesso, si sentono a proprio agio nella vita reale. Da quando è stata trasmessa Sex Education, amici e giornalisti hanno iniziato a chiedermi se qualche volta le donne si sono sentite obbligate a condividere con me i loro problemi o le loro fantasie sessuali. Beh, no. Questo alla fine mi ha dato l’idea di fare un libro – un Il mio giardino segreto per il 21° secolo, per così dire – che vorrebbe essere rivelatore, profondo e inclusivo su tutta la linea. Vorrei che donne da tutto il mondo e tutte voi che ora vi identificate internamente come donne – queer, eterosessuali e bisessuali, non binarie, transgender, poliamorose – tutte voi, vecchie e giovani, qualunque sia la vostra religione, sposate, single o altro, vorrei che mi scriveste per dirmi cosa pensate quando pensate al sesso. Sia quando lo fate da sole o con un partner, o con più di un partner. Raccontatemi fantasie, frustrazioni, esplorazioni, cose proibite, infanzia, suoni, feticci, sensi di colpa, insaziabilità. Cinquant’anni dopo Nancy Friday i confini sono stati cancellati, non più che nella nostra stessa sessualità: BDSM, il significato moderno di genere ecc., tutto è in ballo. Le donne sono ancora il sesso silenzioso? Suppongo che sia una delle cose che scopriremo. Spero che le vostre voci, provenienti da diverse nazionalità e background, facciano luce su quanta strada abbiamo fatto dal 1973.

Come ha scritto Friday nella sua introduzione originale, “Nel cercare di capire cosa significhi essere una donna, non sono la nazionalità o la classe sociale che ci aiutano a definirci, è piuttosto la sincerità rispetto ai sentimenti e desideri che proviamo”. Creiamo un testo che vada dritto al cuore di ciò che significa essere una donna oggi. Un libro che spero sia d’ispirazione per le donne, per le generazioni a venire. Per ora, chiamiamolo semplicemente Dear Gillian. Sarà pubblicato da Bloomsbury Publishing e abbiamo impostato un indirizzo email sicuro per ricevere le testimonianze: tutte le identità saranno protette, anonime. Ovviamente includerò la mia lettera anonima. Non vedo l’ora di leggere la tua. Invia le tue fantasie su Deargillian.com fino a mezzanotte del 28 febbraio.


(The Guardian, 1 febbraio 2023 – articolo in lingua originale)

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