7 Ottobre 2022
Io Donna

I 5 libri fondamentali di Annie Ernaux, neo Premio Nobel per la Letteratura

di Simona Sirianni


Per il suo pubblico era già un’icona e di certo non serviva il Premio Nobel per la Letteratura vinto ieri a farla amare ancora di più dai suoi lettori. Fatto sta che Annie Ernaux, una delle voci più autorevoli della letteratura mondiale, il prezioso riconoscimento lo ha ricevuto, non facendo altro che confermare il suo essere una scrittrice eccezionale.

L’autrice francese è capostipite dell’autofiction. Si tratta di quel genere letterario che usa il proprio io e la propria vita come chiave per affrontare questioni come la famiglia, la violenza, gli affetti e che si racconta con una disarmante onestà. Ed Ernaux lo fa in maniera talmente profonda che l’Accademia svedese ha motivato la sua scelta «per il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale».

Ciò che racconta Ernaux, infatti, nei suoi libri, è esattamente quello che ha vissuto, il ricordo e la scrittura sono legate in maniera indissolubile, senza nascondere mai che l’io dei suoi libri coincide quasi completamente con sé stessa.

I libri di Annie Ernaux

Una donna

Negli ultimi anni, Ernaux è diventata quasi un culto per chiunque ami la scrittura. E questo è successo anche in Italia. I suoi libri sono tutti molto amati e, tra questi c’è sicuramente Una donna (Ed. L’orma), di cui Teresa Ciabatti, tra le più importanti scrittrici italiane contemporanee, ha detto: «Annie Ernaux spiazza, incanta, commuove. Non consola».

È un libro scritto pochi giorni dopo la morte della madre, nel periodo del lutto in cui le vicende personali emergono dalla memoria. La storia di questa donna prende vita a partire dalla miseria contadina per arrivare al riscatto come piccola commerciante. Che dura fino allo sprofondare nel buio della malattia. Un libro che, utilizzando una lingua «più neutra possibile», indaga le contraddizioni e l’opacità dei sentimenti con un secco dolore.

Gli anni

Gli anni è un libro del 2008. Difficile descriverlo, perché non è un romanzo né una raccolta di memorie. È un flusso di ricordi dell’autrice che ripercorre la sua vita dagli anni quaranta fino ai giorni nostri. E mentre racconta di sé, racconta anche il Novecento e la storia di una generazione.

Quella cresciuta durante il boom economico degli anni cinquanta, travolta dal consumismo e infine sopraffatta dalla nuova era digitale. Con una domanda che rimane centrale per tutte le pagine: resterà di me qualcosa, infine, ancora? 

L’evento

Con il successo di La scelta di Anne – L’Événement, vincitore del Leone d’oro al Festival di Venezia 2020, il libro L’evento da cui è tratto il film è tornato molto in auge. Uscito in Francia nel 2010, racconta l’esperienza di una ragazza che cerca disperatamente di abortire in un mondo che non le riconosce questo diritto, portando alla luce una ferita collettiva. Una terribile richiesta in forma letteraria di costruire un presente più giusto per tutte quelle donne incinte, vicine o lontane, a cui è proibito per legge o nei fatti disporre di sé stesse.

«Se non andassi fino in fondo a riferire questa esperienza contribuirei a oscurare la realtà delle donne schierandomi dalla parte della dominazione maschile del mondo», ha detto la scrittrice delle sue pagine.

La donna gelata

Ancora la Ernaux femminista in un libro che riavvolge i ricordi dell’educazione sentimentale e sessuale di una donna dalla provincia francese degli anni Quaranta. Le scoperte e i tabù dell’adolescenza, gli anni più indipendenti e intensi dell’università, dove si ricorrono amori e scelte. Per arrivare ai bivi della giovinezza: matrimonio, famiglia. Ma qui lo squilibrio di ruoli e mansioni tra moglie e marito, tra madre e padre condanna l’autrice alla glaciazione dell’interiorità e del desiderio.

Annie descrive con precisa passione l’apprendistato alla disparità di una donna, consegnando al lettore con spietata limpidezza un’impareggiabile radiografia della moderna vita di coppia.

Il posto

In queste pagine la scrittrice racconta la storia del padre, della sua vita, del conflitto creatosi tra loro nel corso degli anni. E, il desiderio di scrivere coincide con la necessità di affrontare ancora una volta l’autorità paterna, di verificare il contraddittorio rapporto tra padre e figlia, di far riemergere dettagli considerati perduti per sempre.


(Io Donna, 7 ottobre 2022)

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