6 Ottobre 2019
laprovinciaonline

«Il mio nome è Maria Maddalena» di Roberta Trucco


Utero in affitto: le distorsioni della modernità in un romanzo feroce, delicato, disarmante. A Genova la presentazione del libro di Roberta Trucco Il mio nome è Maria Maddalena, appena pubblicato dalla Marlin editrice.


Coinvolgente, diretto, pieno di quell’umanità che pare sopita nella società in cui regna il dio denaro, il romanzo della Trucco pone al centro un tema delicato, controverso, politicamente scorretto ma correttissimo dal punto di vista del rispetto della stessa natura umana: parla della forzatura dell’utero in affitto, di maternità surrogata, di quel corpo delle donne, ancora una volta, e senza nessuno scandalo, messo alla mercé del desiderio altrui. In questo caso si tratta di un desiderio di genitorialità che, con la forza dei soldi, non ha riguardo di nulla, nemmeno di andare a comprare, legalmente autorizzato, la parte più intima di una donna, che è quella di mettere tutta la sua fisicità nel diventare madre. Un corpo che si lascia forzare per bisogno, vendere, affittare. E l’interesse economico è talmente forte da fare di questo argomento un tabù del quale è più semplice non parlare, che è meglio sottrarre a qualunque discussione.

La storia è quella di Maria Maddalena, una ragazza giovane e bella che in una Los Angeles priva di scrupoli accetta di firmare un contratto per fare da madre surrogata a una coppia di omosessuali, ma quando questi decidono, e il contratto glielo consente, di farle abortire uno dei due gemelli che porta in grembo… […]

L’autrice. Roberta Trucco, genovese, ha fondato nella sua città il comitato “Se non ora quando” e da allora collabora con Cristina Comencini, Francesca Izzo, Licia Conte, Sara Ventroni, Serena Sapegno e altre. Collabora con i siti www.cheliberta.it e www.ferraraitalia.it e con il blog La27ora del “Corriere della sera”.


(laprovinciaonline.info, 6 ottobre 2019)

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