31 Luglio 2020
Il Quotidiano del Sud

Il testamento della Crostarosa

di Franca Fortunato


Maria Celeste Crostarosa: il Magistero divino della Madre è il titolo di un libro prezioso curato da Mariagrazia Napolitano, che raccoglie gli interventi di un seminario tenuto all’università di Foggia dalle “Amiche di Maria Celeste Crostarosa” e dal Centro Ricerca e Documentazione, insieme al mondo accademico e religioso, e rivolto alla città. Un libro prezioso perché restituisce alla chiesa e a tutte /i noi una grande madre spirituale e simbolica, una grande donna, che per tre secoli è stata assente dalla storia ufficiale di origine maschile della chiesa e dalla storia delle donne. Assenza che non vuol dire non esistenza. Lei è sempre stata lì e aspettava di essere vista e riconosciuta, come tante altre donne del passato illuminate e rese visibili dall’amore di donne nel presente. Le figlie e i figli dell’Ordine religioso che Crostarosa fondò a Foggia (1738), le Redentoriste e i Redentoristi, hanno sempre creduto di essere nate/i da un padre, S. Alfonso e, dopo tre secoli, i primi a riconoscerne l’origine materna sono stati i figli, sanando così una “ferita” interna alla chiesa.

A restituirla a noi donne ci hanno pensato le “Amiche di Maria Celeste Crostarosa” in una relazione di scambio, chi da 40 e chi da 20 anni, con le sue figlie e figli. Una volta conosciuta ne sono rimaste affascinate e hanno desiderato ascoltarne la voce attraverso i suoi scritti, cercati e studiati con amore, per restituire al mondo, “all’Umanità”, una donna di “primaria grandezza”. La chiesa ha fatto ordine solo nel 2016, riconoscendo la Crostarosa, napoletana di origine, madre fondatrice dell’intero Ordine – fino ad allora veniva nominata come madre delle sole Redentoriste – e ne ha avviato la beatificazione dopo vari tentativi di insabbiamento della causa di santità, risolta solo grazie all’intervento della Madre Superiora e della sua vicaria.

Maria Celeste (nome da religiosa, Giulia di battesimo), come altre donne, fa luce su un passato di libertà ed autorità femminile, altro da quello, accreditato dalla storiografia tradizionale, di donne tutte vittime della cultura patriarcale. Lei, donna del secolo dei lumi (1696-1755), appartiene alla genealogia della mistica femminile, un’esperienza spirituale arrivata fino a noi, che ci parla di una relazione libera con Dio che si pone al di sopra della mediazione della chiesa. È “il Dio delle donne” di cui scrive la filosofa Luisa Muraro. Entra in conflitto con padre Tommaso Falcoia, suo confessore, che aveva stracciato le regole del suo nuovo Ordine, giudicate in contrasto con la dottrina dei padri; rifiuta di sottomettersi al suo potere come le chiede l’amico padre Alfonso, resta fedele al suo Dio e a sé stessa. Per questo viene imprigionata e poi cacciata dal monastero dove aveva concepito il suo progetto. Un conflitto simbolico e spirituale che la Crostarosa affrontò affidandosi alle Sacre Scritture e alla parola viva di quel Dio che aveva accolto e custodito, sin dall’età di cinque anni, nella parte più profonda di sé e che quotidianamente le parlava nel silenzio della meditazione. Una Madre, resa tale da Dio che, con il suo assenso, la ingravida del Suo disegno di “creazione” di un nuovo Ordine religioso di cui le detta le regole – nove quanti i mesi di gravidanza – e vuole partorisca a Foggia, dove si trasferisce, in una piccola casa, povera e umile ma “ricca d’amore”. “Dio così volea”, quel Dio che lei chiama “madre, figlio, sposo, amante, padre”.

I tanti interventi sapienti contenuti nel libro sono “un canto d’amore” per una donna che, come altre/i, “ha saputo lottare per liberare” la sua “fede da pratiche e idee non fedelmente cristiane”. Una Madre, umana e divina, che voleva “vivere di Cristo, diventare una sola persona in lui” e insegnare alle sue figlie come essere “memoria viva” del Salvatore e dei Vangeli “attraverso la propria vita”. A Foggia le figlie conservano con cura “il (suo) corpo sacro, ma anche tutte le produzioni dei suoi scritti”, messe a disposizione delle “Amiche di Maria Celeste Crostarosa”. Un libro di politica delle relazioni tra donne nell’amore femminile per la madre, che va letto, riletto e meditato per sentirne il fascino che emana da ogni parola.


Maria Celeste Crostarosa: il Magistero divino della Madre, a cura di Mariagrazia Napolitano, Ed. Aracne, pp. 194, € 14,00


(Il Quotidiano del Sud, 31 luglio 2020)

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