di Barbara Nogara
Questo libro racconta la storia di tre sorelle contesse che vivono in un palazzo nobiliare, un tempo tutto loro, nell’antico quartiere Castello di Cagliari. Ciascuna ha il suo appartamento, ma la maggior parte del Castello è stato venduto. La primogenita Noemi si ritiene ormai nubile, sogna gli splendori passati e vuole ricostruirli con un attentissimo risparmio. La secondogenita Maddalena, sposata a Salvatore, sogna un figlio che non vuole nascere e l’ultima, detta contessa di ricotta perché ha le mani e il cuore di ricotta, sogna l’amore, ed è la sola ad avere un figlio, Carlino, evitato da tutti gli altri bambini. Carlino ha bisogno di enormi occhiali e parla in modo incomprensibile, ma si rivela, a un saggio scolastico, geniale pianista e compositore. Le contesse sono tre donne profondamente diverse tra loro: Noemi con la sua visione sistemica delle cose, Maddalena e il suo problema della fertilità; la contessa di ricotta che si dispera quando l’ultimo fidanzato non è come dovrebbe. Da questo nucleo familiare, unitissimo in caso di necessità, nascono gioie e drammi che sono quelle dell’umanità intera: “la vita è tutto un miscuglio di male e bene e una volta ha la meglio l’uno e una volta l’altro e così all’infinito”.
Intorno alla famiglia e alle sue illusioni ci sono personaggi più solidi, ma non meno sfuggenti: la vecchia tata, l’ombroso vicino di casa, il giovane pastore Elias …