22 Febbraio 2011
CORRIERE DELLA SERA

“La vita è un sogno” di Dolores Prato

Cristina Taglietti

“Ho sognato come si muore, è stato il sogno più profondo della mia vita, e l’ho dimenticato. Mentre sognavo sentivo che mi si spalancava una porta sul mistero della morte.
Vedevo dall’altra parte il passaggio. Noi lo vediamo sempre da questa parte e non sappiamo un bel nulla. Il passaggio che ho sognato era molto diverso da quello che ci rivela la Chiesa. Non l’ho scritto subito per scriverlo meglio, e l’ho perduto” Duecentocinquanta trascrizioni di racconto onirici, uno zibaldone sperimentale che occupa un lunghissimo arco di tempo (dal 1958 al 1982, con un preambolo del ’28 e altri sogni non datati, verosimilmente degli anni 30 e 40), raccolto in un volume pubblicato, dopo un lavoro encomiabile, dall’editore maceratese Quodlibet (Dolores Prato, 1892-1983 era nata a Roma, ma crebbe con gli zii a Treia, in provincia di Macerata).
Sono i Sogni di Dolores Prato (pp. 826, € 34), “l’impresa di una vita”
li definisce Gabriele Pedullà nell’introduzione a questo volume curato da Elena Frotaloni con un ricco apparato di note e un glossario dei personaggi. Una mole che ne fa un unicum, molto diverso dai suoi parenti più prossimi, i taccuini di Elsa Morante e La composizione del sogno di Luigi Malerba.
In questa Recerche notturna personaggi comuni, figure abituali della sua vita familiare e amicale, si incrociano con personaggi storici, da Giuseppe Saragat, a Paolo VI, da Pietro Nenni a Nehru. Originariamente doveva essere probabilmente “un magazzino di sensazioni e stati d’animo nel torso di un nuovo libro”, spiega Pedullà, in realtà di fatto, diventò esso stesso un libro del tutto coerente con la narrazione autobiografica dell’infanzia di Giù la piazza non c’è nessuno.
Lontana da ogni ansia interpretativa, la scrittrice non cerca di indagare l’origine della sua vita onirica, ma ripone i suoi sforzi nel rendere a parole un vissuto, nel descrivere lo scorrere dei sentimenti e sensazioni legati agli eventi, anche minimi, in una sorta di “corpo a corpo con la pagina”.
E infatti così li racconta: ” Tanti piccoli sogni racchiusi nelle brevi parentesi della sofferenza. Tutti così aderenti alla verità del giorno, dei miei sentimenti, da confondersi con la verità della veglia”

Dolores Prato
Sogni
In ottavo grande, 2010
ISBN 9788874623235, pp. XLVIII-832, euro 34,00

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