4 Marzo 2016
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Laura Lepetit – Autobiografia di una femminista distratta


Di capitolo in capitolo, e in ciascuno un libro intorno al quale ruotano incontri, aneddoti, riflessioni, Laura Lepetit racconta la sua storia e quella della sua casa editrice, La Tartaruga. Una autobiografia costruita come una galleria di ritratti, quelli delle amiche e delle autrici della casa editrice, che attorno a quel progetto formavano una comunità sempre in movimento.

Laura Lepetit ha creato e diretto una delle più belle case editrici italiane: La Tartaruga. Una casa editrice che pubblicava solo donne, ma con criteri letterari, non politici, e che ha contribuito a far conoscere molte delle più grandi scrittrici del nostro tempo: Doris Lessing, Alice Munro, Gertrude Stein, Edith Warton, Virginia Woolf, per dire solo di alcune. Lo ha fatto con quella grazia svagata con cui ora ci racconta la sua vita: l’esperienza del femminismo con Carla Lonzi, i viaggi per conoscere le sue autrici, Radio Popolare, la Libreria delle Donne, i gatti, i cavalli, mescolando al racconto le sue considerazioni ‘distratte’, il suo sguardo sulla vita pieno di humour e di candore. Un libro fatto di incontri, amicizie, epifanie che hanno segnato la storia culturale e editoriale italiana nello sfondo di una Milano nella sua stagione più viva, colta, europea.

Laura Lepetit, intellettuale e femminista, nel 1965 acquista con Anna Maria Gandini la libreria Milano Libri e nel 1975 fonda la casa editrice La Tartaruga, che ha diretto fino al 1997, quando dovendo sottostare alle leggi di un mercato editoriale sempre più rigido, ha venduto marchio e catalogo alla Baldini & Castoldi. La Tartaruga retta da Lepetit resta, nella storia dell’editoria italiana, una casa editrice di enorme importanza nella diffusione del pensiero e della letteratura femminile.

Laura Lepetit
Autobiografia di una femminista distratta
nottetempo editore
collana: cronache

pp. 112 – euro 12.00

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