Consigli di lettura di Rosaria Guacci e Liliana Rampello
Itinerario nella nostra lingua madre (leggere fa bene)
di Rosaria Guacci
Molte delle migliori autrici italiane presenti oggi nel mercato librario mostrano una chiara filiazione rispetto ad alcune grandi scrittici del nostro recente passato letterario. Sopra tutte, fanno da modello per trame, stile, ispirazione, anche invenzioni Elsa Morante e Anna Maria Ortese. Madri riconosciute, vengono prima – sono venute prima – e il legame con loro istituisce una genealogia. Di Morante e di Ortese e delle eredi letterarie più prossime, da Donatella Di Pietrantonio, Wanda Marasco e altre ancora, passando da Fabrizia Ramondino per arrivare a Elena Ferrante, il breve scritto a seguire traccia una bibliografia essenziale. Sarà possibile nel mese di luglio acquistare alla Libreria delle donne i loro libri, non facilmente trovabili altrove, con lo sconto del 10%.
Due fra i maggiori premi letterari italiani, il Campiello e lo Strega, ci segnalano che cinque scrittrici, finalmente, ce l’hanno fatta. I loro romanzi vengono messi a conoscenza dei lettori più attenti e segnalati come i migliori tra i pubblicati dell’ultima stagione letteraria. Teresa Ciabatti (La più amata, Mondadori) e Wanda Marasco (La compagnia delle anime finte, Neri Pozza) sono state selezionate nella cinquina che corre per il Premio Strega; Alessandra Sarchi (La notte ha la mia voce, Einaudi), Laura Pugno (La ragazza selvaggia, Marsilio) e Donatella Di Pietrantonio (L’arminuta, Einaudi), in quella del Campiello. Da tempo si sa che all’interno di un pubblico di lettori scarno come quello italiano sono le donne le lettrici più forti. Così come sono sempre le donne che scrivono a essere le più acquistate, ma nel rush finale mancavano, o quantomeno scarseggiavano, i premi a pregiarle. Ora, con buona evidenza la tendenza è cambiata. Come libraie della Libreria delle donne di Milano non possiamo che essere contente di questo risultato che ha un valore simbolico e un altro ben concreto. Significa aumento di visibilità anche nei termini di vendita e acquisto: ne beneficiano sperabilmente i libri delle donne in generale per l’aumentata circolazione di interesse. E torno a tre delle scrittrici che ho nominato. Ciabatti, Moresco, Di Pietrantonio, in compagnia di altre ancora tra le migliori del panorama letterario italiano, mostrano una chiara filiazione rispetto a madri eccellenti. Un riconoscimento presente nelle trame dei testi, nello stile, senz’altro nell’ispirazione, alle opere di alcune grandi di metà Novecento. Quelle che sono venute prima; sopra tutte Elsa Morante e Anna Maria Ortese.
In Morante la lotta fra immaginario e il reale è un tema chiave; l’altro presente in entrambe, in ognuna declinata a suo modo, è la passione per il mito. Con in più, in Ortese, la presenza di un territorio d’origine misterioso e fatale che influenza, con la sua oscura necessità, i personaggi. La storia di Edipo, la cui nascita è avvolta nel segreto, ci racconta che, uomo fatto, potrà conoscersi solo tornando alla sue prime radici: il futuro ripercorre le orme del passato e il tempo del mito è il tempo ciclico della ripetizione. È questo il meccanismo narrativo di L’isola di Arturo, Aracoeli, L’Iguana, riproposto anche in La più amata di Teresa Ciabatti. Chi sei tu, padre, e come posso afferrarti sottraendoti al mistero che ti avvolge? La domanda battente dell’io narrante, una giovane donna, che è poi il vero pregio del testo, avvicina il romanzo al morantiano L’isola di Arturo (ma qui siamo a Orbetello, e non a Procida) e volendo tener buona l’analogia troveremmo lo stesso ansioso interrogativo del bambino Arturo sull’identità paterna.
Donatella Di Pietrantonio introduce una variante del mito e la centra sulla figura materna; qui, del mito, muta la classica rappresentazione ma non la potenza. Cambia anche il paesaggio che è quello del mare e dei monti d’Abruzzo. Nel romanzo l’enigma dell’identità sconvolge la vita a una ragazzina di tredici anni, riconsegnata senza un chiaro motivo dalla famiglia adottiva alle sue miserabili origini. Stesso scenario, ugualmente violento, nella Compagnia delle anime finte di Wanda Marasco. Qui la storia s’incentra sul legame tra una figlia e una madre detentrice di una grande potenza immaginaria in contrasto con la sua miseria reale. L’ambiente è quello guasto e disperatissimo di Napoli, descritto col dialetto dei suoi “bassi” che è una lingua con leggi sue proprie. Siamo di nuovo in presenza dei temi forti di Morante e Ortese: la mezz’ombra tra ciò che si sogna e ciò che è vero, la narrazione dell’infanzia, la capacità di agganciare la propria vicenda personale alle sorti collettive. Si dovrebbero rileggere queste due grandi apripista ricostruendo i nessi che conducono dall’una all’altra, e da entrambe forse al meglio della letteratura italiana femminile. Su questa strada incontriamo Fabrizia Ramondino arrivando fino a Elena Ferrante. Un pensiero, e la necessaria citazione, vanno ancora alle grandi dimenticate dal canone letterario del nostro Novecento italiano: «scrittrici del calibro di Paola Masino, Alba de Céspedes, Anna Banti, Gianna Manzini, Dolores Prato» come ricorda sull’Huff Post del 22/7/2016 l’italianista Annalisa Andreoni. «E bisognerebbe scrivere, finalmente, una storia del romanzo italiano del secondo Novecento che segua le fila dei percorsi narrativi femminili in una prospettiva d’insieme e definisca il ruolo dell’ottima letteratura che le donne hanno dato all’Italia.» Di queste e molte altre autrici abbiamo in Libreria i romanzi difficili da trovare altrove. Nel mese di luglio potrete acquistarli con lo sconto del 10/%. Ne do qui una bibliografia essenziale. (Rosaria Guacci)
Bibliografia:
Teresa Ciabatti, La più amata, Mondadori
Wanda Marasco, Anime finte, Neri Pozza
Donatella Di Pietrantonio, L’arminuta, Einaudi
Laura Pugno, La ragazza selvaggia, Marsilio
Alessandra Sarchi, La notte ha la mia voce, Einaudi
Elsa Morante, L’isola di Arturo, Einaudi
-, Menzogna e sortilegio, Einaudi
-, Aracoeli, Einaudi
-, Il mondo salvato dai ragazzini, Einaudi
-, Lo scialle andaluso, Einaudi
-, La storia, Einaudi
-, Pro e contro la bomba atomica, Adelphi
-, Menzogna e sortilegio, Einaudi
Anna Maria Ortese, L’Iguana, Adelphi
-, Alonso e i visionari, Adelphi
-, Il Cardillo addolorato, Adelphi
-, Il porto di Toledo, Adelphi
-, L’infanta sepolta, Adelphi
-, Il mare non bagna Napoli, Adelphi
-, Poveri e semplici, Vallecchi
-, La lente scura, Adelphi
Fabrizia Ramondino, Storie di patio, Einaudi
-, Althenopis, Einaudi
-, Passaggio a Trieste, Einaudi
-, Taccuino tedesco, Nottetempo
Elena Ferrante, L’amica geniale, quadrilogia, e/o
-, L’amore molesto, e/o
-, I giorni dell’abbandono, e/o
-, La frantumaglia, e/o
Anna Banti, Artemisia, Se Studio editore
-, Quando le donne si misero a dipingere, Abscondita
AA.VV., Alba De Cespedes, Il Saggiatore
Gianna Manzini, Autoritratto involontario, La Tartaruga
-, Cielo di Pistoia, Via del Vento
Dolores Prato, Giù la piazza non c’è nessuno, Quodlibet
-, Sogni, Quodlibet
-, Scottature, Quodlibet.
Breve itinerario americano
di Liliana Rampello
Per l’estate propongo questo itinerario fra le scrittrici americane, romanzi e racconti di ottima scrittura, di diverso stile, di tempi e di aree geografiche che molto ci fanno intendere delle differenze e dei contrasti di questo grande paese, e ci aiutano a capire, attraverso le loro atmosfere e i loro personaggi, anche il clima culturale attuale.
Flannery ‘O Connor, Tutti i racconti
-, Il cielo è dei violenti
Josephine Johnson, Ora che è novembre
Eudora Welty, Una coltre di verde
Carson McCullers, La ballata del caffè triste
-, Riflessi in un occhio d’oro
Vivian Gornick, Legami feroci
Willa Cather, I racconti di Pittsburgh
-, Il mio nemico mortale
-, La mia Antonia
Mavis Gallant, Piccoli naufragi
-, Al di là del ponte e altri racconti
-, Varietà di esilio
Susan Glaspell, Una giuria di sole donne
Joan Didion, Prendila così
-, Run river
-, Miami
Joyce Carol Oates, Il giardino delle delizie
-, Una famiglia americana
Alice McDermott, Il nostro caro Billy
-, Qualcuno
Sara Taylor, Tutto il nostro sangue
Siri Hustvedt, Quello che ho amato
-, L’estate senza uomini
- M. Homes, Jack
-, Musica per un incendio
-, Los Angeles
Marylinne Robinson, Le cure domestiche
-, Lila
Lucia Berlin, La donna che scriveva racconti
Emma Cline, Le ragazze
Anne Tyler, Elizabeth Strout, Alice Munro… qualsiasi cosa.
(www.libreriadelledonne.it, 1° luglio 2017)