21 Gennaio 2007

“Niente sesso in citta” di Suad Amiry

Letizia Artoni

Il Suad Amiry è un’architetta palestinese, scrittrice per caso, che vive a Ramallah dove dirige il centro Riwaq per la salvaguardia del patrimonio architettonico di quell’area. NIENTE SESSO IN CITTA’ è la sua terza ‘fatica’ (così almeno lei la definisce) dopo il bel ‘Sharon e mia suocera’ e ‘Se questa è vita’.
L’età che avanza, l’esistenza del CRIMINE (Committee of Ramallah Indipendent Menopausal Inner Network Enterprise), la vittoria di Hamas alle ultime elezioni nel gennaio del 2006, e con questa, la sconfitta di ciò in cui lei e le altre della generazione dell’Olp hanno creduto, sono i temi e le ragioni che la fanno scrivere. Dalle conversazioni che una volta al mese il gruppo si scambia sul terrazzo del Darna Restaurant, il locale più ‘in’ di Ramallah , nascono le confessioni che compongono il libro.

‘Dell’infanzia e dell’avvicinarsi della maturità’ dice l’autrice ‘ecco di che cosa volevano parlare le mie amiche, ed è stato dunque in tale direzione che mi sono lasciata portare senza potere né volere opporre resistenza’ ‘…da tempo contemplavo la possibilità di scrivere delle mie amiche, poiché in loro si esprime in parte ciò che sono e in parte ciò che mi sarebbe piaciuto, ma non sono riuscita ad essere’.

Di infanzie diverse, a Boston, Ankara, Nicosia, Beirut – ‘che a tutte ha dato molto senza ricevere in cambio’ – Damasco, Il Cairo, Alessandria d’Egitto, Parigi ecc. e di una maturità più simile, di questo raccontano le loro storie, ma anche della Palestina e della sua assenza – oggi dopo Hamas anche ‘climaterica’ – che è poi ciò che le ha fatte incontrare. Donne speciali, colte, appassionate e complici, dai bei nomi (Fadia, Maya, Aida, Jamileh, Ola, Rana, Lena, Reem, Ann), racconti personali e politici che spaziano in un arco di tempo che va dalla seconda guerra mondiale ai nostri giorni, un primo tirare le somme dettato da eventi interni (la menopausa) ed esterni (la vittoria di Hamas) casualmente coincidenti, in un’alternanza di scoperte adolescenziali, gioie e dolori vissuti con coraggio e un invidiabile senso dell’umorismo.

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