18 Novembre 2022
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Toccate dal Male

di Giuliana Giulietti


In Toccate dal Male, María-Milagros Rivera Garretas e Barbara Verzini affrontano il tema del Male a partire dalla certezza della radicalità del Bene e dal rifiuto della contrapposizione dialettica tra il Bene e il Male. I quali esistono ognuno per conto proprio, senza un legame di opposizione binaria, senza fare antinomia del pensiero. Il Bene è. Il Male è. Nella storia delle donne il Male conosciuto e sperimentato è arrivato dal patriarcato, ma c’è un Male che esiste anche tra donne, portato dall’invidia e dalla gelosia e sul quale troppo spesso chiudiamo gli occhi, o che sottovalutiamo, pur di non fare i conti con una verità così dolorosa. Ma nominare e smascherare il Male quando cerca di entrare nella relazione tra donne avvelenandole, è un gesto simbolico di prima grandezza che ci riavvicina – leggo nel quarto di copertina – «al nostro piacere clitorideo, piacere che è sempre indice di bene, di felicità e di libertà femminile». Ed è con mani sapienti e immaginazione creativa che Milagros e Barbara, abilissime tessitrici, sono riuscite a intrecciare mirabilmente, nel loro libro, i fili del sentire, dell’esperienza, del pensiero. Ciascun filo con un suo particolare brillio, una sua sfumatura, un suo colore. Sì che la sua lettura è stata per me un’esperienza felice perché, pur avventurandomi nei territori del Male, mi sentivo protetta e guidata dalla luce del Bene che si irradia da ogni pagina, di capitolo in capitolo, da un’immagine a un’altra. Nato da un lungo dialogo tra le due autrici sul proprio vissuto personale del Male, il libro è diviso in due parti. Nella prima Milagros ci accompagna in un viaggio attraverso i cinque elementi: Quintessenza, acqua, aria, fuoco, terra, che nell’esperienza delle donne si mescolano armoniosamente senza dualismi, né opposizione binaria. Ma quando il Male vi penetra la sua azione è devastante. E negli elementi contaminati dal Male la Quintessenza, cioè l’Amore, non c’è più, non vive. Le relazioni tra donne vanno in malora. Senza amore, senza orientamento al Bene, l’acqua del piacere clitorideo si secca, l’aria diventa soffocante, il fuoco arde nell’ira, la terra perde la sua gravità. E senza attrazione e né direzione – scrive Milagros – non riesco ad atterrare, a mettere radici. Solo il Bene radica, dà radicamento e felicità. Nella seconda parte, Barbara ci porta con sé a cavallo insieme ai quattro cavalieri dell’Apocalisse cercando nei loro colori: il Bianco, il Rosso, il Nero, il Verdastro, le sfumature di alcune esperienze che fanno parte della sua vita. E raccontare una fiaba (nelle favole il male è sempre presente e appare all’improvviso sottoforma di un lupo, di una matrigna, di una maledizione) è sembrato a Barbara il modo migliore per parlare del male tra donne perché nel fantastico – lei scrive – si aprono strade magiche dove si riescono a trovare le parole per nominarlo dalla giusta distanza e, contemporaneamente, sottrarsi al suo tocco. Dalle fiabe, Barbara ha imparato che il Male si muove, si sposta e può essere spostato. Arriva dall’esterno, come un vento, o con il suono sordo dei suoi zoccoli. Come gli zoccoli dei cavali dei quattro Cavalieri dell’apocalisse. “Toccate dal Male” è un libro potente e bellissimo e certamente questo mio breve testo non può restituire la ricchezza di esperienza e di pensiero che esso ci dona. Io mi sono limitata a segnalare alcuni di quei fili luminosi a partire dalla certezza che è al cuore del libro: la certezza della radicalità del bene. Un’idea concepita da Hannah Arendt quando, nel 1961, si recò a Gerusalemme per assistere al processo del criminale nazista Adolf Eichmann. La cosa straordinaria che fa Milagros è che prende questa idea, che è più propriamente un sentire, e la situa nell’origine, nella nascita, nell’amore. Il Bene è l’unico radicale – scrive Milagros – perché viene sempre prima, perché nasciamo da una madre e nasciamo nel Bene, nell’amore, nella bellezza, nell’abbondanza. Il Male arriva sempre dopo, in seconda, terza o ultima battuta. Ma il Male – ci avverte Barbara – si muove, si sposta e può essere spostato. E a farci da guida verso il Bene, Milagros ci offre una parola: Sensualità (non sessualità). «Sensualità è una parola che celebra un’unione amorosa, mistica, nel piacere clitorideo, nell’anima corporea, anima e corpo inseparabili. È l’unione dei sensi con ciò che si sente e con il senso. I sensi, il sentito e il senso formano una Triade piacevole, gustosa. A volte la Triade appare come orgasmo della parola giusta, del segno giusto. Il Male è stato fermato».


(Facebook, 18 novembre 2022)

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