Massimiliano Panarari
“E’ un libro molto curioso, costruito come una classica detective story, ma che ricostruisce un caso realmente accaduto nell’ Inghilterra vittoriana del 1860, prima del debutto del mitico Sherlock Holmes. In Omicidio a Road Hill House di Kate Summerscale (Einaudi, pagg. 382, euro 19,50; trad. di Luigi Civalleri), l’ investigatore, componente di una squadra speciale di Scotland Yard, procedendo per intuizioni e deduzioni, individua il colpevole di un orrendo infanticidio, ma non riesce a incastrarlo immediatamente e finisce sotto accusa da parte della stampa e dell’ opinione pubblica, perché la verità è troppo scomoda. Il libro è al tempo stesso un saggio storico, una bella narrazione che ti prende alla gola e anche una riflessione epistemologica; l’ autrice ci fa rivivere un’ epoca, e ci immerge in un problema di criminologia e di logica. L’ indagine poliziesca e la scoperta scientifica, come notava Charles Dickens, hanno molti elementi in comune e gli investigatori migliori, proprio come gli scienziati, imparano dai loro errori. I grandi protagonisti del romanzo poliziesco, di cui sono un lettore appassionato (da Conan Doyle ad Agatha Christie e John Dixon Carr), sono infatti degli autentici eroi del fallibilismo, nella migliore tradizione filosofica di Peirce e Popper”.