26 Ottobre 2022

Un libro che emoziona e fa riflettere

di Francesco Varanini


Il libro Dalla servitù alla libertà. Vita lavoro politica per il XXI secolo (Gruppo Lavoro della Libreria delle Donne, ed Moretti & Vitali) mi ha attirato per la sua insolita costruzione, descritta nella introduzione dalla curatrice Giordana Masotto: «Per sette anni ho curato l’inserto Pausalavoro, il quartino centrale della rivista cartacea Via Dogana, che il Gruppo lavoro della Libreria delle donne di Milano ha prodotto dal 2008 al 2014 […] Penso che questi testi mettano in scena il processo di elaborazione di un punto di vista politico da parte di quel soggetto inedito che sono le donne libere del nostro tempo». Ho cominciato a guardarlo un po’, e l’ho letto quasi tutto in una notte. È un libro che emoziona e fa riflettere.

È molto bello non solo come testo, ma per come, partendo da un’apparente raccolta di documenti, fa emergere una narrazione con un suo sviluppo: incontri, avanzamenti, gruppi che si intersecano, persone che ritornano, pensieri che si intrecciano. C’è una grandissima ricchezza di storie, personali o collettive. Già questo è avvincente, porta chi legge dentro l’argomento, che è il lavoro in generale, e la ricerca del suo senso.

La storia di questa ricerca, ripercorsa nel libro, riguarda un periodo del recente passato, ma sfocia nell’oggi: tocca temi di grande attualità. Continua nelle narrazioni orali che le donne portano nei loro incontri su questo tema. Perciò il libro è una testimonianza importante, presentata attraverso una narrazione di per sé bella e attraente.

Giustamente le donne vedono e cercano il senso del lavoro dal loro punto di vista, ma credo sia importante ricordare che oggi il senso del lavoro non c’è più per nessuno. Nessuno di noi sa più che cos’è, cosa dovrebbe o potrebbe essere. La cultura del lavoro manca per tutti.

Credo che oggi dobbiamo impegnarci molto tutti e tutte per creare una nuova cultura del lavoro, che sia viva da oggi in poi: il lavoro come elemento vitale, come ricerca di sé.

Il rischio è di stare tutti sul divano, in assenza di un lavoro che non c’è più per nessuno. 

Per chi oggi è coinvolto in questa ricerca del senso del lavoro, avere in mano questo libro è confortante.


(www.libreriadelledonne.it, 26 ottobre 2022)

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