“Album di vestiti”, scritto a mano da Paola Masino tra il ’58 e il ’63 nei quaderni di scuola usati per i suoi Appunti, è rimasto fino a oggi un libro inedito e segreto. È una straordinaria sorpresa nella narrativa di una scrittrice che aveva sempre rifiutato il racconto di sé: Album di vestiti presenta infatti un’originale autobiografia, narrata seguendo, per divagazioni e intermittenze, il ricordo degli abiti indossati. Sono le memorie di una donna non condizionata dai propri vestiti, ma creatrice euforica e appassionata del suo abbigliamento. Un libro leggero ma non frivolo, che costruisce anche l’affresco di un’epoca e di un ambiente in prima persona, accanto ad altri protagonisti – i familiari, Bontempelli, Pirandello – e a una serie di personaggi minori, famosi e non. Ma i veri protagonisti sono gli abiti, che riemergono vividi dalla memoria e che avanzano a loro piacimento sulla pagina, rappresentando con orgoglio e allegria la creazione di uno stile inconfondibile.
Paola Masino Autrice di racconti (Decadenza della morte, 1931; Racconto grosso e altri, 1941; Colloquio di notte, 1994), di romanzi (Monte Ignoso, 1931; Periferia, 1933; Nascita e morte della massaia, 1945), di liriche (Poesie, 1947); legatasi giovanissima allo scrittore Massimo Bontempelli, visse tra Parigi, Roma, Milano e Venezia, in un rapporto di amicizia con i grandi artisti, letterati e musicisti del Novecento. Originale e controcorrente, riscoperta negli ultimi decenni, Paola Masino viene tradotta negli Stati Uniti e riletta con sorpresa ed entusiasmo per la sua scrittura surreale e densa, ironicamente beffarda, che contempla insieme il nero e il sublime.