Laura Nacci, linguista, studiosa e docente di temi legati alla gender equality in ambito professionale, è direttrice della formazione di SheTech, ente no profit che contribuisce a portare la parità di genere nei settori digitai e tech. Per università e per contesti corporate, progetta e realizza percorsi sulla leadership al femminile e sul linguaggio consapevole, con l’obiettivo di portare le persone a una maggior conoscenza degli stereotipi e dei doppi standard (sociali e interiorizzati), che spesso non consentono lo sviluppo di una carriera professionale soddisfacente e in linea con il proprio sistema valoriale. Marta Pettolino Valfrè, giornalista, docente universitaria ed esperta di comunicazione e di linguistica cognitiva. Ha una laurea in comunicazione e una in psicologia. Ha certificazioni importanti in comunicazione analogica e non verbale, linguistica, coaching e mindfulness. È stata direttrice di una testata giornalistica generalista e di una di economia e finanza. Ha insegnato al Politecnico ed è docente all’Università di Torino. Scrive, parla e fa corsi e consulenze su come usare consapevolmente le parole per migliorare la propria vita. Ha scelto di avere anche il cognome materno, perché ciò che non nomini non esiste.

Laura Nacci| Marta Pettolino Valfrè

Che palle ‘sti stereotipi

Fabbri 2024

pp. 336 - € 18,00

Le parole che usiamo non servono solo a descrivere la realtà ma influenzano inconsapevolmente anche i nostri pensieri e determinano quindi i nostri comportamenti. Occuparsi delle parole vuol dire soprattutto prendersi cura di sé e della propria mente. E non esistono cose più urgenti di dedicarci a noi e al rapporto con le altre persone. Questo viaggio ironico e al contempo molto serio ci porta, attraverso venticinque modi di dire che spesso usiamo inconsapevolmente, all’interno di una società ancora troppo maschilista, nella quale le donne troppo spesso mettono in atto comportamenti auto-sabotanti. Sono parole “di seconda mano”, che utilizziamo senza compiere una vera e consapevole scelta, sono parole non nostre ma che, nel momento in cui le pronunciamo, dicono tanto anche di noi, di chi siamo, di cosa (senza rifletterci) pensiamo e di come ci comportiamo. Grazie alle riflessioni di Nacci e Pettolino Valfrè, impariamo a riscrivere la nostra voce interiore, a disinnescare i nostri automatismi in modo che, quando staremo per esclamare a una donna: “Hai proprio le palle!”, ci verrà da ridere ripensando a cosa vuol dire, a quanto sia assurdo, e ci porterà a domandarci: “Sono veramente io che sto scegliendo questi termini?”, “Chi è la padrona o il padrone della mia mente?” e ancora: “Posso amare le parole che ho detto?”.

 

Per acquistare online Che palle ‘sti stereotipi:
https://www.bookdealer.it/goto/9788891589774/607

Print Friendly, PDF & Email