” Vedevo l’educazione cosiddetta cristiana, che è quella di tanti nostri pazienti, come nemica della vita e della carità, in totale contraddizione con ciò che una volta mi era apparso nei Vangeli un messaggio di amore e di gioia. Allora li ho riletti ed è stato uno shock.” Una psicoanalista tra le più note e autorevoli, cattolica, indaga le inesauribili implicazioni del messaggio dei Vangeli, trovando che essi “illustrano e chiariscono le leggi dell’inconscio” scoperte da Freud. Ripercorrendo le scene e le parabole evangeliche, la vicenda umana di Gesù e la sua missione di salvezza sono lette come un processo di liberazione del desiderio: Gesù, proprio come fa uno psicoanalista, “insegna il desiderio e trascina a esso”, afferma Françoise Dolto. I Vangeli, quindi, non instaurano una morale, ma accendono il piacere della comunione, della comunicazione creativa, inducono a una trasformazione di sé, grazie alla quale si giunge davvero ad amare. Le interpretazioni ricche e originali, sostenute dagli insegnamenti freudiani e da una viva sensibilità religiosa, acquistano nella struttura dialogica del libro una straordinaria chiarezza e immediatezza che coinvolgono anche il lettore meno familiare con il lessico della psicoanalisi. Prefazione di Gérard Sévérin.
" Vedevo l'educazione cosiddetta cristiana, che è quella di tanti nostri pazienti, come nemica della vita e della carità, in totale contraddizione con ciò che una volta mi era apparso nei Vangeli un messaggio di amore e di gioia. Allora li ho riletti ed è stato uno shock." Una psicoanalista tra le più note e autorevoli, cattolica, indaga le inesauribili implicazioni del messaggio dei Vangeli, trovando che essi "illustrano e chiariscono le leggi dell'inconscio" scoperte da Freud.