Alice Munro

Il percorso dell’amore

Einaudi 2005

pp. 332 - € 18.50

Pieno di trabocchetti e inganni della memoria è «il percorso dell’amore»: nel primo racconto di questa raccolta di Alice Munro, una donna divorziata torna a visitare la casa che fu dei genitori; le si presenta il vivido ricordo di un tentativo di suicidio di sua madre, e quello altrettanto nitido di una scena in cucina: sua madre che brucia una quantità di soldi nella stufa sotto losguardo accondiscendente del padre… forse ricordi veri, forse scene immaginate, che la conducono però alla scoperta, molto reale, del legame profondo che univa i genitori.
Pieno di trabocchetti e inganni è anche, di solito, il percorso della scrittura di Alice Munro, famosa per le improvvise svolte che riesce a impartire alle storie che racconta. Quella che inizia come una descrizione, o rievocazione, di una tranquilla scena famigliare, prende poi la piega inaspettata del dramma, della tragedia: a volte rimossa, riposta in un angolo della memoria, altre volte ossessivamente presente a impedire ogni percorso di vita.
«La complessità delle cose – delle cose dentro le cose – sembra proprio infinita, – ha detto la Munro in un’intervista. – Voglio dire che nulla è facile, nulla è semplice». E in realtà il lettore, dimentico della complessità delle cose narrate perché trascinato dall’apparente semplicità della scrittura, si trova spesso, verso la fine di un racconto, a tirare un respiro di sollievo, esausto, per poi accorgersi che la vera rivelazione è nell’ultimo, proprio nell’ultimo paragrafo… Come in Lichene, un altro di questi racconti.

 

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