Daniela Brogi insegna Letteratura italiana contemporanea all'Università per Stranieri di Siena. Si occupa principalmente di forme della narrazione, nella letteratura, nel cinema e nelle arti visive. Tra i suoi libri ricordiamo: Il genere proscritto. Manzoni e la scelta del romanzo (2005); Giovani. Vita e scrittura tra fascismo e dopoguerra (2012); Altri orizzonti. Interventi sul cinema contemporaneo (2015); Un romanzo per gli occhi. Manzoni, Caravaggio e la fabbrica del realismo (2018, terza ristampa 2020). Per Einaudi ha pubblicato Lo spazio delle donne (2022). Scrive saggi e articoli di critica letteraria, cinematografica e visuale sulla rivista online «doppiozero» e su varie altre testate.

Daniela Brogi

Lo spazio delle donne

Einaudi 2022

pp. 121 - € 12

Per tanto tempo le donne sono state abituate a sentirsi incapaci e senza talento. La memoria delle loro opere non ha contato. Per illuminare uno spazio così fuori campo non basta aggiungere nomi, né la soluzione è cancellare il passato. Piuttosto, servono altre parole e nuove inquadrature.

 

Per molti secoli sono state ritenute interessanti solo le opere e i libri degli uomini, mentre le donne sono state addestrate a non avere talento. Sono state silenziate, dimenticate, messe fuori. La soluzione ora è ricostruire l’intero campo su cui si gioca la partita della cultura. La tesi di fondo di questo libro è: come smettere di considerare il mondo solo in termini maschili. Uscire da questa “naturalezza” e da questa “normalità” pregiudiziali non è un obiettivo polemico, ma un’opportunità critica di crescita e di confronto, anche interculturale. Per smettere di considerare il mondo e la cultura solo in termini maschili non si tratta di guardare il paesaggio culturale del Novecento, per esempio, aggiungendo le donne, né di ripetere la logica dell’harem, dell’aiuola, o del club per soli uomini. Bensì di far contare la presenza e l’importanza delle donne, anche quando sono state ammutolite o oscurate.

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