Libro molto personale, dal tono intimo e allo stesso tempo sapiente, Non c’è posto per la polvere ci propone una riflessione, leggera e profonda al tempo stesso, sull’arte e sulla vita. Con rapidi tocchi che ne illuminano l’essenza, Corrado Levi si sofferma su autori e opere che hanno accompagnato il suo cammino artistico.
Tre sezioni (Sestaetà, Omaggio al diario di Pontormo e Combinato) costruiscono questo itinerario nel pensiero e nella memoria. Il tema della vecchiaia domina la prima: passiamo qui dal diverso uso dei neri negli ultimi quadri di Matisse, agli ex voto dentro l’ultimo dipinto di Tiziano novantenne, La deposizione; dalla Derisione di Noè, l’ultima tela di Bellini, all’ultima mostra pensata da Bruno Zanichelli, artista amico, morto a ventisei anni e mezzo. La seconda parte è un gioiello, un diario accompagnato da un meraviglioso disegno di Levi, ispirato appunto a Pontormo, straordinario pittore manierista. La terza parte, Combinato, è popolata da una folla di persone conosciute, artisti amati, musicisti, libri e luoghi. Fino a Stromboli, con la sciara fumante che è l’immagine con cui si chiude il volume.
“È anche una storia a lieto fine, che si vuole di più?”, conclude Corrado Levi con un sorriso.
Corrado Levi, architetto, artista e scrittore, è maestro di generazioni di giovani cui ha insegnato al Politecnico di Milano; ha esposto in Italia e all’estero; ha scritto recentemente: Pennellate all’arte, Mes amis! Mes amis! Indizi su cento artisti italiani del Novecento e Incontri con artisti (1930-2012).