Roger Fry

Virginia Woolf

Elliot 2012

pp. 320 - € 19,50

Traduzione Veronica La Peccerella
Introduzione di Barbara Lanati

L’Arte è deformità significante – Roger Fry

 

Artista e critico d’arte, membro del Bloomsbury Group, Roger Fry è stato uno dei personaggi più influenti del panorama artistico europeo a cavallo tra Ottocento e Novecento. Fu lui a dare la definizione di “Post-impressionismo” al movimento che riuniva Cézanne, Gauguin, Munch, Van Gogh e altri. Il celebre storico dell’arte Kenneth Clark descrisse l’apporto di Fry alla cultura dell’epoca come “la più grande influenza sul gusto dai tempi di Ruskin. […] Nella misura in cui il gusto può essere cambiato da un uomo, è stato cambiato da Roger Fry”. Virginia Woolf è stata per molti anni amica intima del grande critico e artista inglese. Dopo la sua morte decise di scriverne la biografia, tracciando quello che a oggi rimane il documento definitivo sull’artista, sull’uomo e sulle intime sofferenze che ne hanno segnato l’esistenza, sulle sue battaglie e sulla sua generosità di spirito, sulla sua opera e sull’influenza che ha avuto nello sviluppo dell’arte europea moderna e contemporanea. Il talento della Woolf come biografa – già espresso in opere come Orlando e Flush – scende qui a patti con il suo pervasivo estro poetico, con la sua scrittura unica, intrisa di lirismo e sempre proiettata verso la sperimentazione, verso una ricerca mai abbandonata sulle infinite possibilità dell’arte narrativa; una sorta di “lotta” tra i diversi talenti della Woolf che conferisce a questa biografia, oltre all’indiscussa necessità storica e documentale, un incommensurabile valore letterario.

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