2 Novembre 2013

Cantat (l’assassino di Marie Trintignant): un nuovo disco


di Stefania Cantatore

A pagina 51 di Repubblica di oggi 24 Ottobre la notizia del nuovo disco di
Cantat, traghettata dalla notizia del suo pentimento.
Il femminicidio fa pagina e perchè no pubblicità.
La scrittura assolutamente parallela dei due fatti, il disco e il femminicidio è un vero paradosso. Uno come Cantat può continuare a lavorare, perchè è ancora giovane, dopo una blanda detenzione di 8 anni e chiede non essere più identificato “col suo gesto”. Acqua passata, e i fatti gli danno ragione, Bertrand Cantat ha avuto anche il tempo tra un disco e l’altro di, probabilmente, indurre al suicidio nel 2009 Krizstina l’ex moglie che era tornata a vivere con lui dopo averlo difeso al processo.

L’attore Jean Louis Trintignant, il padre di Marie, pensava che Cantat si sarebbe suicidato e,dice, se non lo ha fatto è un problema suo. Vero ma chi legge, potrebbe

avere un altro problema, se un uomo autorevole come Trintignant, parla di
una soluzione extragiudiziaria, che sa per altro di giustizia fai da te,
affidata alla “coscienza del delinquente”.
A noi restano due la certezze: la prima, che una condanna più dura avrebbe
forse addolorato la povera Krizstine, ma le avrebbe certamente salvato la
vita. La seconda è che pagina 51 di Repubblica poteva essere usata meglio.

 

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